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Gamay - SCHEDA

Il Gamay del Trasimeno è un vitigno tipico della zona dell'Umbria, appartenente alla famiglia del Grenache, diffusa in Spagna. Qui i vignaioli lo coltivano dal 1600 e ne apprezzano soprattutto l’alto grado zuccherino

 
21 ottobre 2013 | 17:37

Gamay - SCHEDA

Il Gamay del Trasimeno è un vitigno tipico della zona dell'Umbria, appartenente alla famiglia del Grenache, diffusa in Spagna. Qui i vignaioli lo coltivano dal 1600 e ne apprezzano soprattutto l’alto grado zuccherino

21 ottobre 2013 | 17:37
 

Il Gamay del Trasimeno è un vitigno tipico del Trasimeno, appartenente alla famiglia del Grenache. Per molto tempo si è ritenuto che questa varietà di Gamay coltivata da secoli nell’area del lago Trasimeno fosse di derivazione francese, in particolare dal Gamay Beaujolais dell’omonima regione transalpina.

Studi genetici recenti, sviluppati dall’università di Perugia, hanno invece dimostrato che il vitigno chiamato Gamay nel Trasimeno è in realtà appartenente alla famiglia dei Grenache, molto diffuso nella Francia meridionale, in Spagna (dove prende il nome di Garnacha), in Sardegna (dove si chiama Cannonau), in California ed in Australia.



L’arrivo del Grenache nel Trasimeno si deve alla dominazione spagnola sull’Italia centro meridionale seguita alla pace di Chateau-Chambrésis del 1559. La presenza e l’influenza degli spagnoli nel territorio del lago è testimoniata dal matrimonio tra il Duca di Castiglione del Lago Fulvio Alessandro Della Corgna e la Duchessa Eleonora de Mendoza, di cui nel capoluogo lacustre è ancora oggi ricordato il “Miracolo di San Domenico”.

Il Grenache (o meglio la Garnacha spagnola) arriva, come detto, intorno al 1600 nel territorio del lago e da allora viene sempre coltivato dai vignaioli che ne apprezzano soprattutto l’alto grado zuccherino. Negli anni il Grenache assume il nome di “vigna francese” e poi quello di “Gamay” a causa della particolare tecnica con la quale veniva allevata.

Essa infatti veniva allevata ad alberello, tecnica “francese” di potatura della vite, molto lontana dalla tecnica a “vite maritata” utilizzata fin dagli etruschi nelle zone limitrofe al lago Trasimeno. Questo errore di “classificazione” fatto dagli antichi vignaioli si è perpetrato negli anni fino ad oggi, con il Gamay del Trasimeno che, come ripetiamo spesso, non è un Gamay francese, ma una Garnacha spagnola.

Le estati asciutte e ventilate che caratterizzano le colline del lago permettono una perfetta maturazione dei grappoli di Gamay del Trasimeno. Questi vengono selezionati accuratamente, le viti hanno una produzione per ettaro molto bassa che consente una concentrazione di composti fenolici più alta. Le uve così ottenute si presentano con una buona componente di zuccheri, con un tannini morbido e vellutato e una buona colorazione.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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