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Cascina del Bosco, azienda piccola ma che punta sulla qualità

L’azienda bergamasca punta sempre al miglioramento della qualità dei propri prodotti. Nel corso degli anni ha ottenuto molti premi e riconoscimenti. Quest’anno a Emozioni dal Mondo ha conquistato due medaglie d’oro

 
31 ottobre 2013 | 11:15

Cascina del Bosco, azienda piccola ma che punta sulla qualità

L’azienda bergamasca punta sempre al miglioramento della qualità dei propri prodotti. Nel corso degli anni ha ottenuto molti premi e riconoscimenti. Quest’anno a Emozioni dal Mondo ha conquistato due medaglie d’oro

31 ottobre 2013 | 11:15
 

Gli ultimi due riconoscimenti internazionali per l’azienda vitivinicola “Bonaldi-Cascina del Bosco” sono arrivati dal concorso enologico Emozioni dal Mondo. Infatti, i due Valcalepio Rosso presentati da Cascina del Bosco (il Doc 2011 e il Doc Riserva CantoAlto 2010) hanno meritato entrambi la medaglia d’oro, per una valutazione che è stata superiore al punteggio di 90/100.

Una grande soddisfazione per un’azienda che, se pur piccola (la produzione è di circa 20mila bottiglie all’anno), puntando sempre al miglioramento della qualità dei propri prodotti ha ottenuto nel corso degli anni al concorso Emozioni dal Mondo riconoscimenti che sono andati via via riconfermandosi: nel 2006 medaglia d’oro per il CantoAlto 2003; nel 2007 medaglia d’argento per il CantoAlto 2004; nel 2008 medaglia d’oro per il Valcalepio 2006; nel 2010 medaglia d’oro per il Valcalepio 2008; nel 2011 medaglia d’oro per il CantoAlto 2007; nel 2012 medaglia d’oro per il CantoAlto 2008 e per il Valcalepio 2010, oltre al Premio della stampa sempre al Valcalepio 2010; infine, nel 2013, medaglia d’oro per il CantoAlto 2010 e per il Valcalepio 2011.

«La cura e la felice esposizione degli impianti, l’abbinamento delle tecniche tradizionali con le attrezzature più moderne - afferma Giancarla Bonaldi - danno vita a vini profumati e armoniosi. Nel corso degli anni i vigneti sono stati rinnovati secondo le tecniche agronomiche più moderne e secondo criteri che privilegiano la qualità rispetto alla quantità. Le antiche cantine sotto la casa rurale secentesca vengono oggi utilizzate per le delicate operazioni di affinamento dei rossi in legno e per la maturazione in catasta dello spumante metodo classico. Determinante è anche il lavoro dei tecnici a cui l’azienda è affidata: l’enologo di lunga esperienza Fulvio Santini e l’agronomo Mauro Mazzoleni, attento e appassionato».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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