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Vinciguerra: «Una vittoria inaspettata» La soddisfazione del Cuoco dell’anno

«Questo sondaggio è stato proprio la chiave che mi ha fatto capire che si può andare in televisione, mostrarsi simpatici e carini, ma alla fine quello che conta per le persone è la sostanza», ci spiega Ilario Vinciguerra. Con 12.046 preferenze è risultato il candidato più votato in assoluto nel sondaggio sul Personaggio dell’anno 2013

di Clara Mennella
vicedirettore
16 febbraio 2014 | 13:09
Vinciguerra: «Una vittoria inaspettata»
La soddisfazione del Cuoco dell’anno
Vinciguerra: «Una vittoria inaspettata»
La soddisfazione del Cuoco dell’anno

Vinciguerra: «Una vittoria inaspettata» La soddisfazione del Cuoco dell’anno

«Questo sondaggio è stato proprio la chiave che mi ha fatto capire che si può andare in televisione, mostrarsi simpatici e carini, ma alla fine quello che conta per le persone è la sostanza», ci spiega Ilario Vinciguerra. Con 12.046 preferenze è risultato il candidato più votato in assoluto nel sondaggio sul Personaggio dell’anno 2013

di Clara Mennella
vicedirettore
16 febbraio 2014 | 13:09
 

Una cucina mediterranea quella dell’Ilario Vinciguerra Restaurant, una magnifica Villa liberty con un parco di 4mila mq nel centro di Gallarate (Va), a 30 minuti d’auto da Milano, con l’olio extravergine che è principe incontrastato in tutte le portate ed è protagonista anche di una degustazione-ouverture. Ilario non tradisce le sue origini partenopee ma dimostra di essere capace di interpretazioni originali e moderne padroneggiando le tecniche di cucina più avanzate, senza mai nascondere la natura e le caratteristiche originali delle materie prime, che rimangono riconoscibili e protagoniste del menu che viene aggiornato ogni due mesi. D’altronde questo chef, se pur ancora giovane, ne ha fatta di strada; prima di arrivare da Napoli fino a Gallarate è passato da Francia, Principato di Monaco, Germania, Belgio e Svizzera, frequentando le cucine più prestigiose e conquistando la meritatissima Stella Michelin nel suo ristorante che gestisce con piglio, fidandosi solo di se stesso e della moglie Marika, socia, sommelier e presenza professionale di grandissimo charme.

Ilario Vinciguerra

Il vincitore della sezione Cuochi del sondaggio di Italia a Tavola sul Personaggio dell’anno 2013, con 12.046 voti, mi accoglie con il consueto calore ed entusiasmo, caratteristiche che sono il marchio di fabbrica di Ilario Vinciguerra (nelle foto), patron dell'omonimo ristorante a Gallarate (Va), e della sua cucina: solare, partenopea, ricca e travolgente.

Ilario, quest’anno il popolo del web ti ha accompagnato dritto alla meta, e l’impresa non era di quella facili...
Infatti, in lista con me c’erano davvero dei “mostri sacri”, dei professionisti che stimo, e quindi non ero sicuro di vincere. Invece ho avuto questa grande soddisfazione.

Il nostro sondaggio non valuta la bravura e la professionalità che, nel tuo come in altri casi, diamo per acquisite, ma è un modo per misurare la popolarità e il gradimento del pubblico che, in libertà, accende un computer e si esprime. I voti che hai ricevuto ti sono arrivati dalle persone, non dai critici, quindi possiamo dire che sei riuscito ad entrare nelle corde e nel cuore di tantissima gente. Che significato ha per te questo risultato?
Ilario VinciguerraMi dà sicuramente una grandissima soddisfazione e mi fa capire che bisogna essere sempre se stessi, questa è una cosa fondamentale, non si deve costruire un personaggio e non è obbligatorio essere diplomatici per forza nella vita. Secondo me è più giusto essere naturali, come ci si sente, senza creare false aspettative e senza camuffarsi. Io ho sempre cercato di farmi accettare per come sono veramente e penso che questo sondaggio mi abbia premiato per questo. Infatti ho raccolto un numero di voti importanti. Volendo scherzare posso dire che con questi numeri avrei potuto essere eletto Sindaco a Gallarate!

Oggi la gente ha bisogno di chiarezza, anche nei rapporti umani, perché altrimenti diventa tutto un mondo falso, un mondo di finti amici con tanti sorrisi di facciata che nascondono spesso cattiveria. Questo è un modo di comportarsi che Ilario Vinciguerra non ha mai condiviso minimamente e, anche a costo di subire dei grandi attacchi, difendo la mia faccia pulita, la mia schiettezza. Questo sondaggio è stato proprio la chiave che mi ha fatto capire che si può andare in televisione, mostrarsi simpatici e carini, ma alla fine quello che conta per le persone è la sostanza.

Ilario, tu hai preso tanti voti anche lo scorso anno. Possiamo quindi dire, a conti fatti, che c’è anche una continuità: chi ti ha capito e ti segue non ha cambiato idea, continua a sostenerti.
Per me questo è fondamentale, io ho letto così il sondaggio: chi ha compreso che sono trasparente, genuino e schietto, senza costruzioni, mi ha sostenuto ancora. Il risultato di quest’anno mi ha fatto capire che la strada che ho intrapreso è quella giusta e su questa strada voglio continuare.

Intervista-flash
Il tratto principale del tuo carattere?
Determinazione
Il tuo difetto maggiore?
Non diplomatico
Il tuo pregio a cui tieni di più?
La sincerità
Il vino che preferisci?
Vino rosso, di corpo e che mi trasmetta emozioni
Il piatto che preferisci?
Pizza al pomodoro e mozzarella di bufala
Il tuo colore preferito?
Verde
Il tuo hobby?
Motori in generale e andare in barca
Il tuo sport?
Nuoto
Il nome del tuo cane?
Domi
Se non vivessi a Gallarate dove vorresti abitare?
Colombia
Lo scrittore che preferisci?
Ernest Hemingway
Il regista che preferisci?
Quentin Tarantino


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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