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No a cibi e bevande zuccherate per prevenire malattie cardiovascolari

Il consumo di alimenti e bevande con zuccheri aggiunti aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Associare quest'abitudine alimentare ad uno stile di vita sedentario porta facilmente a sviluppare il diabete

 
06 aprile 2014 | 15:46

No a cibi e bevande zuccherate per prevenire malattie cardiovascolari

Il consumo di alimenti e bevande con zuccheri aggiunti aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Associare quest'abitudine alimentare ad uno stile di vita sedentario porta facilmente a sviluppare il diabete

06 aprile 2014 | 15:46
 

Un eccessivo consumo di zuccheri aumenta il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. Nei dolci e nei cereali raffinati in particolare si trova un eccesso di grassi, saturi o idrogenati, sinonimo di stile alimentare scorretto. Tali proprietà non appartengono però allo zucchero contenuto in frutta e verdure. Il consumo di dosi elevate di zuccheri associato ad abitudini sedentarie può sfociare con facilità in disturbi di peso e nello sviluppo del diabete.



Riportiamo delle racconmandazioni in merito tratte da Humanitasalute.it.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’assunzione di zuccheri aggiunti a meno del 10 per cento, e l’American Heart Association raccomanda di limitare gli zuccheri aggiunti a meno di 100 calorie al giorno per le donne e 150 calorie giornaliere per gli uomini.

Traducendo le cifre in “cibi e bevande” possiamo dire che una dieta da 2000 kcal non dovrebbe contenere più di 200 kcal da zuccheri semplici che in grammi diventano 53 che, in una giornata, corrispondono a una tazza di latte con 5 biscotti secchi e un succo di frutta o una spremuta confezionata ma di quelle senza zuccheri aggiunti.

Per contro basta una lattina di bibita per introdurre il doppio di zuccheri: la lattina infatti, da sola, ne contiene circa 130 g. Superare le raccomandazioni è quindi molto facile scegliendo cibi e bevande sbagliate.

Un ulteriore dato a sfavore degli zuccheri semplici, anche e soprattutto se associati ai grassi, è il loro bassissimo potere saziante, tanto che si tende a consumarne molti nonostante il grande apporto calorico. Zuccheri semplici e grassi infatti non saziano quanto frutta, verdura e cereali non raffinati che aumentano il senso di sazietà precocemente aiutandoci a limitare l’apporto calorico totale.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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