300 tonnellate di olio sequestrato e 35 indagati per frode in commercio e riciclaggio merceologico e reati tributari per un milione e 700mila euro. È l'operazione "Fuente" della Guardia di finanza di Siena e dell'Ispettorato repressione frodi (Icqrf) del ministero delle Politiche agricole, coordinata dalla Procura di Siena. Scoperta una rete di commercializzazione di olio extravergine di oliva di scarsa qualità proveniente dall'estero e le cui miscelazioni per introdurlo in Italia non sono rilevabili. Le aziende italiane coinvolte sono 6 o 7.
L’operazione “Fuente”, grazie a 15 perquisizioni presso importanti aziende e stabilimenti operanti a livello nazionale e internazionale e ad un’attività di monitoraggio degli oli in arrivo dall’estero nei principali porti italiani, ha permesso di scoprire l’introduzione sul territorio nazionale di oli cosiddetti “deodorati”, materia prima di scarsa qualità sottoposta a trattamenti industriali di raffinazione e quindi inutilizzabile per l’ottenimento di oli extravergini.
«Il nostro impegno per la tutela della qualità e della sicurezza dell’olio extravergine d’oliva italiano è massimo - ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina - come dimostra l’operazione dell’Ispettorato repressione frodi. Siamo primi in Europa per i controlli nel campo dell’agroalimentare, solo nel 2013 sono state fatte più di 130mila operazioni. Dobbiamo continuare su questa strada per mantenere alto il livello qualitativo dei controlli e potenziarne l’efficacia».