Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 26 aprile 2024  | aggiornato alle 11:44 | 104809 articoli pubblicati

Il “M’Oro”, nuovo dolce orobico per la vetrina dell'Expo 2015

Il “M’Oro” è un nuovo dolce, perfezionato negli ultimi mesi grazie ad una équipe di giovani volenterosi pasticcieri, che vuole aggiungersi alle eccellenze gastronomiche della terra orobica in vista dell'Expo 2015

di Roberto Vitali
 
26 maggio 2014 | 17:42

Il “M’Oro”, nuovo dolce orobico per la vetrina dell'Expo 2015

Il “M’Oro” è un nuovo dolce, perfezionato negli ultimi mesi grazie ad una équipe di giovani volenterosi pasticcieri, che vuole aggiungersi alle eccellenze gastronomiche della terra orobica in vista dell'Expo 2015

di Roberto Vitali
26 maggio 2014 | 17:42
 

Luca BrembatiÈ stato presentato con due testimoni ufficiali: l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava e l’assessore provinciale di Bergamo all’Expo, Silvia Lanzani. È il nuovo dolce che, perfezionato negli ultimi mesi grazie a una équipe di giovani volenterosi pasticcieri, vuole aggiungersi alle eccellenze gastronomiche della terra orobica. Si chiama “M’Oro” ed è una riedizione, più equilibrata e non stucchevole, della “polenta e osèi” inventata nel 1910 dal pasticciere Alessio Amadeo che aveva la pasticceria sul viale Roma, oggi viale Papa Giovanni.

«Gli ingredienti  principali - come ha spiegato Luca Brembati (nella foto) della omonima pasticceria di Villa d’Almè (Bg) - sono più o meno gli stessi: uova, farina di nocciole e di mandorle, farina di frumento e di mais, cioccolato fondente 67%, panna, burro, cacao magro, zucchero».

Ha la forma di un piccolo lingotto o - se si vuole - di un mattoncino; è avvolto in una carta color oro, pesa 500 grammi, ha per ora una durata di circa 40 giorni (ma si cercherà di allungarla) e costa 15 euro.

Il nome “M’Oro” (con l’apostrofo) vuole ricordare le mura veneziane che cingono Città Alta, dove la M sta per Mura di Bergamo e, togliendo l’apostrofo, l’allusione è al Moro di Venezia. Gli assessori Fava e Lanzani, dopo averlo assaggiato, hanno assicurato al nuovo dolce orobico un futuro radioso, a cominciare dalla vetrina della prossima Expo 2015 dove la novità dovrebbe essere presente a rappresentare la Bergamasca insieme ad altre prelibatezze.

Sono dodici le pasticcerie orobiche che hanno lavorato per mesi a provare e riprovare e che ora hanno cominciato una produzione regolare: Morlacchi di Zanica; Da Vittorio, Brusaporto; Cavour e Manzanilla di Bergamo; Riva, Treviglio; Cortinovis, Ranica; Ol-fa’, Osio Sotto; Brembati, Villa d’Almè; Ruffoni, San Giovanni Bianco; Adriano, Seriate; Melograno, Madone; Oasi, Fara Gera d’Adda. Attualmente il liquore usato nell’impasto è il tradizionale rhum, ma è volontà dei pasticcieri rendere ancor più orobico questo dolce sostituendo il rhum con grappa invecchiata in botte. L’abbinamento consigliato è con il Moscato di Scanzo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Nomacorc Vinventions
Cosi Com'è
Julius Meiln
Onesti Group
Union Camere

Nomacorc Vinventions
Cosi Com'è
Julius Meiln

Onesti Group
Cattel
Prugne della California