A Gaiole in Chianti (Si), nel cuore del Chianti Classico, il Castello di Spaltenna e la sua Pieve, resort di charme, dominano una verdissima vallata di vigneti e di boschi. Nei secoli sedi monastiche, hanno mura possenti che hanno sfidato i secoli. Al centro di una vasta comunità rurale, sanno ancora raccontare la storia minore ma affascinante dei borghi toscani. Una storia come tante, destinata a sbiadirsi dopo i mutamenti sociali e la fine della mezzadria che hanno spopolato le campagne negli anni 50 e 60.

Finchè qualcuno non decise di investire in un ambizioso progetto che esaltasse il fascino e la storia di questo territorio, valorizzandone l’unicità, alla base di qualsiasi politica territoriale sostenibile. Oggi Il Castello di Spaltenna è una struttura di accoglienza in cui tutto è stato riproposto con un restauro invisibile e rispettoso, dai soffitti ad architrave ai massicci portali. Le celle dei vari ordini monastici che si sono succeduti sono state trasformate e ampliate ed oggi sono 37 le camere arredate con mobili di antiquariato ma con tutte le dotazioni che rendono confortevole un soggiorno.
Questo resort non è stato pensato, fin dall’inizio, come un blindato insediamento di lusso, isolato dal contesto territoriale e sociale. Sono molteplici infatti le attività proposte agli ospiti, dalle visite alle antiche torri, alle pievi e alle locande dei dintorni, fino al Castello di Ama, centro internazionale di arte contemporanea in cui è difficile distinguere le opere dei grandi artisti da quelle della natura. Aperto agli ospiti esterni in tutta la sua offerta, il Castello di Spaltenna è un luogo della bellezza e del relax ma anche del gusto perché al timone della cucina dei due ristoranti, Il Pievano e La Terrazza, c’è Fabrizio Borraccino (nella foto).
Trentacinquenne ma con grande esperienza, con leggerezza e creatività sa proporre i classici prodotti della terra toscana con un tocco tutto personale. È per il terzo anno al Castello, facendolo diventare un polo gourmet per i tanti italiani e stranieri che scelgono la Toscana per una vacanza anche breve. La sua fama è arrivata anche in Giappone e sono molti gli sposini con gli occhi a mandorla che scelgono il Castello e la Pieve dell’anno Mille per il “sì”. Al di là del periodo in cui la struttura è aperta all’accoglienza, da maggio a novembre, Borracino gira il mondo con un’agenda fitta di altri impegni. Si definisce uno chef con la valigia. Una passione, la sua, cominciata in anni verdissimi in Abruzzo e portata avanti con determinazione.
«Ma la mia voglia di imparare - dice Borraccino - è la stessa del ragazzino che si innamorò della cucina negli anni della scuola». Alla base del lavoro di uno chef c’è sempre una profonda conoscenza della materia prima, e le produzioni enogastronomiche tradizionali che sempre hanno conferito la loro impronta al paesaggio toscano trovano una raffinata esaltazione nella sua cucina, a cominciare dalle verdure e dagli aromi. Orgoglioso del suo orto personale, ne trae ispirazioni, profumi e spesso anche fiori edibili.
La sfida di Borraccino è l’essenzialità e la riconoscibilità degli ingredienti, di terra e di mare, perché il pescato freschissimo arriva giornalmente dalla costa. La cucina del Pievano è un’altra dimostrazione della riscossa del ristorante d’albergo, forse perché una grande struttura può sostenere il talento con maggiori risorse. Sono sempre più gli ospiti esterni che vanno a gustare la sua cucina mediterranea, innovativa ma in continuità con la tradizione toscana. Ed ecco i Pici al sugo di lampredotto con fave e rigatino, la Crema di cime di rapa con briciole di pane e peperoncino, i Tagliolini all’uovo con tartufo nero estivo, i Tortelli alla nana - come qui viene chiamata l’anatra - con crema di orzo e spinaci crudi, il Risotto con robiola di capra, limone candito e pisellini.

Molte le variazioni di carne chianina o di pescato del giorno. Anche del dessert il menu riserva piacevoli sorprese, come la Zuppetta di ananas con sorbetto di mango con basilico e zenzero o il Semifreddo al panforte. Piacevole anche pranzare su tavole raffinate adorne di frutti e ortaggi, come nel Rinascimento, assistiti e consigliati dal maitre e sommelier Andrea Giubbilei. I vini sono prodotti al Castello in 4 ettari di vigneto ma la cantina dispone di buonissime selezioni italiane od estere. Esperienza da non perdere è il breakfast, punto debole di tanti alberghi anche importanti ma che qui è davvero un rito, specialmente se gustata in mezzo ai fiori della terrazza.
Tutti gli spazi comuni e i giardini del Castello sono da scoprire, e la piscina e il centro benessere regalano momenti di grande relax. Sempre presente l'accoglienza calda e di livello da parte del general manager Alessandro Ercolani e di tutto lo staff. La Pieve, splendido esempio di archiettura romanica è uno dei monumenti più preziosi del Chianti e conserva affreschi, opere e un organo di 500 canne del 1805 perfettamente funzionante dopo un complesso restauro. Oggetto di culto è l’immagine di un crocifisso che racconta un miracolo e che ha richiamato nei secoli molti pellegrini.
Castello di Spaltenna
Località Pieve di Spaltenna, 13 - 53013 Gaiole in Chianti (Si)
Tel 0577 749483 - Fax 0577 749269
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