Conosciuto anche come Blanc de Morgex, il Prié Blanc è l’unico vitigno autoctono a bacca bianca della Valle d’Aosta, coltivato a piede franco, non innestato su vite americana, quindi riproducibile per talea. Coltivato esclusivamente tra i 900 e i 1.200 metri nell’alta Valdigne, sulla sinistra orografica della Dora Baltea, nel comprensorio dei comuni di La Salle e di Morgex. Vengono considerate le vigne più alte d’Europa.
Allevato a pergola bassa, non più di un metro da terra per raccogliere il calore che si accumula durante il giorno, per sopportare i lunghi inverni la pianta ha sviluppato un ciclo vegetativo molto breve. La prima descrizione di questo sistema di allevamento lo si deve al naturalista svizzero e fondatore dell’alpinismo Horace-Bénédict de Saussure nel XVIII secolo.
Viene utilizzato nella produzione del Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de La Salle in purezza, sia nella versione fermo che spumantizzato con metodo Classico, inoltre con lo stesso vitigno viene prodotto un Eiswein denominato Chaudelune Vin de Glace con uve ghiacciate raccolte a fine dicembre con temperatura al disotto dello zero.
Le origini del vitigno sono controverse: per alcuni è un autoctono valdostano, conosciuto già nell’VIII secolo d.C., per altri invece sarebbe stato importato nella regione dai Vallesi nella prima metà del Seicento. Intorno agli anni ‘70 del Novecento i produttori di Prié Blanc hanno cominciato a unirsi e confrontarsi, fino a dare origine nel 1983 alla Cooperativa du Vin Blanc e ad ottenere la Doc nel 1986.