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Montepulciano d’Abruzzo Docg - SCHEDA TECNICA

 
07 ottobre 2014 | 15:59

Montepulciano d’Abruzzo Docg - SCHEDA TECNICA

07 ottobre 2014 | 15:59
 

La zona di produzione
Si produce nei comuni intorno alla provincia di Teramo, nei comuni di Campli, Controguerra, Colonnella, S. Omero, Ancarano, Notaresco, Morro d’Oro, Atri, Giulianova e Torano Nuovo per la Docg Colline Teramane.



Il vitigno
Vitigno di Montepulciano minimo 90%; può concorrere alla produzione di questo vino anche il vitigno Sangiovese fino ad un massimo del 10%. L'uva ha la buccia spessa dalla tarda maturazione e richiede un clima asciutto e caldo.

Caratteristiche

  • Aspetto: Rosso rubino intenso.
  • Profumo: Profumo fruttato di mora lievemente aspra, di frutti rossi maturi, tra cui il ribes rosso selvatico, e spezie. Caratteristica principale è l'aroma di liquirizia, (si dice"liqueriziaceo"). A volte il fondo è ammandorlato e dai sentori speziati.
  • Gusto: Mediamente tannico, di buon corpo, ottima struttura.
  • Gradazione alcolica: Gradazione alcolica minima di 12,5°
  • Età ottimale: Il vitigno Montepulciano d'Abruzzo è destinato alla produzione di vini rossi da lungo invecchiamento. Il vino a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) “Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane" deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a due anni (tre anni per la Riserva) in botti di rovere o castagno e ad un affinamento di 6 mesi in bottiglia. Il periodo di invecchiamento decorre dal 1° novembre dell'annata di produzione delle uve.
  • Calice e servizio: Ideale è utilizzare un bicchiere da vino rosso corposo, un calice che consenta l'ossigenazione del vino. La temperatura ideale di servizio è di 18°C.
  • Abbinamento con i cibi: I migliori abbinamenti gastronomici sono piatti piuttosto importanti, come bolliti, brasati, arrosti, pollame e formaggi stagionati.

Cenni storici
Esistono diverse versioni sull'introduzione di questo vitigno in Abruzzo e soprattutto queste "leggende" aprono dispute fra questa regione e la Toscana. C'è quella che vede il vitigno Montepulciano introdotto nella regione agli inizi del XIX secolo per opera di un viaggiatore proveniente dalla Toscana, e poi quella che sostiene la nascita del vitigno Montepulciano in Valle Peligna, notizia confermata da uno scritto dello storico Michele Troia risalente al XVIII secolo, (in un periodo, quindi, molto anteriore rispetto a quando si vantavano le origini toscane del vitigno). È nota la leggenda secondo la quale Annibale guarì i suoi cavalli dalla scabbia dopo averli lavati con abbondante Montepulciano d'Abruzzo.

Cenni letterari
Ovidio ne "Le Metamorfosi", celebrò la bellezza dei vigneti della Valle Peligna (da cui proviene storicamente il vitigno del Montepulciano) dalla quale giungevano a Roma i vini destinati agli imperatori e alla loro corte.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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