I grandi vini bianchi Doc del Collio il prossimo 27 novembre saranno proposti in degustazione in tutte le sedi Slow Food a Roma, Milano, Firenze, Bologna, Bari, Napoli, Torino, Venezia e Padova. Sarà una giornata tutta dedicata alla proposta enologica e gastronomica di questo limitato comprensorio collinare della provincia di Gorizia, tra le Alpi Giulie e il Mar Adriatico. L'iniziativa è del Consorzio Tutela Vini Collio e di Slow Wine ed è stata presentata con lo slogan “L'Italia si tinge di giallo”.
Nella foto, da sinistra: Stefano Cosma, Robert Princic, Fabio Giavedoni e Loris Pevere
È infatti questo colore solare - dal paglierino al citrino - a caratterizzare la produzione dei vitigni a bacca bianca, sia autoctoni come il Friulano, la Ribolla Gialla e la Malvasia che internazionali come Chardonnay, Pinot Grigio e Sauvignon che prosperano nei circa 1.500 ettari vitati del territorio. A presentare l'iniziativa a Roma, nello spazio Mìele di Via Baldo degli Ubaldi, sono stati Robert Princic presidente del Consorzio, Fabio Giavedoni di Slow Wine, Stefano Cosma, storico del vino e Loris Pevere, direttore del Consorzio del Montasio.
Il formaggio è stato infatti protagonista insieme alla Trota dell'azienda Friul Trota di San Daniele, di una degustazione di piatti abbinati alle etichette di Collio: il Friulano, il Bianco, la Ribolla Gialla, lo Chardonnay, il Pinot Grigio, il Riesling Italico, la Malvasia, il Traminer Aromatico frutto del lavoro di tante cantine che alla tradizione hanno saputo coniugare l'innovazione. Per il presidente del Consorzio Princic questa prima edizione del “Collio Day” intende promuovere a livello nazionale la conoscenza della denominazione.
«Sono vini - ha detto il presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, Robert Princic - che sanno esprimersi bene da giovani ma dimostrano di avere grande longevità. Questo è un punto di forza esclusivo delle grandi aree enologiche come il Collio, dove le caratteristiche del territorio si uniscono al valore della tradizione e alla sapienza dei produttori».
Tra i fattori che ne determinano la qualità il terreno, detto “ponca” composto di marne e da arenaria oceanica che donano salinità e mineralità. Determinante anche il clima temperato grazie alla protezione dai venti offerta dalle Prealpi Carniche e la vicinanza del mare. La storia dei vigneti del Collio risale all’epoca preromana e attraversa brillantemente il Medioevo, periodo in cui le sue viti furono apprezzate in tutta Europa. Soprattutto verso la Serenissima la loro esportazione non ebbe sosta.
Di storia da raccontare questi vini ne hanno molta: nel Settecento nacque la società agraria Teresiana, dal nome dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, la prima di una serie di istituzioni con la finalità di migliorare il settore vitivinicolo della regione attraverso un'azione di assistenza tecnica. Un'altra grande svolta qualitativa avvenne negli anni Sessanta, quando il Consorzio di tutela dei vini del Collio, nato nel 1964, tra i primi d'Italia, ottenne la Doc (1968). La sua fusione con il Consorzio tutela dei vini Carso ha portato poi nel 2010 alla nascita del Consorzio Vini Collio e Carso.
Il “Collio Day” promuoverà anche l'agroalimentare friulano e la sua cucina di confine, con sapori di mare e di montagna combinati con caratteristiche uniche, assorbite nel tempo da popoli e culture mitteleuropee diverse. Non a caso i partner di questa iniziativa nazionale sono due grandi prodotti come il Montasio Dop e la Trota affumicata, tipicità dell'azienda Friultrota di San Daniele. La storia del Montasio, questo famoso formaggio di montagna che si presenta diverso al gusto nelle 4 stagionature: fresco, mezzano, stagionato e stravecchio, è stata raccontata dal direttore del suo Consorzio di Tutela, Loris Pevere.
Denominato prodotto tipico già nel 1955, conquistò la Dop nel 1996. Prodotto solo nelle province del Friuli Venezia Giulia e in quelle confinanti del Veneto Orientale, si presta ad infinite preparazioni in cucina, a partire dal celebre Frico. Anche la trota è un apprezzato prodotto delle fresche acque friulane e la Friultrota, l'azienda della famiglia Pighin di San Daniele, la lavora in varie declinazioni, affumicandola, marinandola con bacche ed erbe aromatiche e proponendola persino in forma di salame.
Il Collio è anche un'apprezzata meta turistica, per le colline incontaminate punteggiate da antichi borghi. Nell'area tra Judrio e il fiume Isonzo rientrano 8 dei 25 comuni della provincia goriziana: Capriva, Cormons, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Gorizia, Mossa, San Floriano del Collio e San Lorenzo Isontino, tutti con affascinanti caratteristiche storiche e artistiche.
Il «Collio Day», che rientra tra le iniziative per la celebrazione del 50° anniversario del Consorzio Tutela Vini Collio, si affianca quindi al Premio Internazionale Collio, istituito nel 2003 per ricordare il fondatore e primo presidente del Consorzio, il conte Attems di Petzenstein, che attribuisce riconoscimenti ai migliori lavori universitari e divulgativi che valorizzino il territorio in tutte le sue espressioni.
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