Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
martedì 30 aprile 2024  | aggiornato alle 13:28 | 104888 articoli pubblicati

Cambio al vertice dell'Onav Vito Intini nuovo presidente nazionale

Per il quadriennio 2015-2018 Vito Intini sarà alla guida dell'Organizzazione nazionale assaggiatori vino; trasparenza, concretezza e voglia di fare sono i concetti fondamentali sui quali si baserà il suo programma

di Salvatore Longo
 
06 dicembre 2014 | 12:37

Cambio al vertice dell'Onav Vito Intini nuovo presidente nazionale

Per il quadriennio 2015-2018 Vito Intini sarà alla guida dell'Organizzazione nazionale assaggiatori vino; trasparenza, concretezza e voglia di fare sono i concetti fondamentali sui quali si baserà il suo programma

di Salvatore Longo
06 dicembre 2014 | 12:37
 

Lo scorso novembre nelle sale dell’Hotel Salera di Asti si è svolta l’assemblea dei rappresentanti dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori vino) avendo all’ordine del giorno l’elezione del Consiglio nazionale che a sua volta doveva scegliere il presidente nazionale per il quadriennio 2015-2018.

Un quadriennio importante che deve suggellare il definitivo riposizionamento dell’associazione in una società che ha radicalmente mutato il ruolo e l’immagine del vino e globalizzato il mondo enoico sia come produzione sia come consumo. Le urne hanno decretato la trionfale elezione a presidente di Vito Intini (nella foto), a riconoscimento di anni di attività e d’impegno prima come fondatore dell’Onav Lombardia e poi quale consigliere nazionale e propresidente.

Vito Intini

Importante la presenza nel neoeletto consiglio di quattro donne tra cui - ed è un coinvolgimento significativo - Maria Pia Berlucchi che arricchirà l’associazione non solo delle sue grandi capacità, ma anche dell’esperienza maturata come produttrice di un simbolo della Franciacorta e quale “mitica” presidente nazionale delle Donne del Vino.

Di grande spessore e concretezza il programma collegato alla lista guidata da Intini e che può essere sintetizzato con pochi, ma fondamentali concetti: trasparenza, voglia di fare e progetti da realizzare. In occasione dell’elezione abbiamo rivolto al neopresidente nazionale alcune domande.

Nel programma è dato grande spazio all’organizzazione dell’associazione: quali aspetti richiedono un intervento più urgente?
Occorre dare una risposta alla richiesta espressa da molti soci e delegati di una maggiore conoscenza dell'associazione e della figura dell’assaggiatore spesso confusa con quelle di altre realtà del mondo enoico, figure tutte degnissime e con cui collaborare, ma caratterizzate ognuna dalla propria diversità: facce di uno stesso poliedro. Imposteremo una campagna mediatica rivolta alla diffusione e valorizzazione dell’immagine dell’Onav, attività che dovrà essere di supporto alle nostre strutture sul territorio facilitando la diffusione e la richiesta di iniziative culturali e di approfondimento.

In una scaletta di priorità qual è il ruolo della formazione?
La formazione è mission fondamentale per l’Onav: occorre far capire al pubblico che il vino di qualità bevuto in giusta quantità (in rapporto anche alla propria struttura fisica e al tipo di vita condotta) può solo far bene. Insegnare a riconoscere un buon vino è, quindi, fondamentale e lo si ottiene con i corsi base ai quali dedicheremo la massima attenzione convinti come siamo di una loro valenza anche sociale: per questo i costi di partecipazione continueranno a essere contenuti al massimo.

Ovviamente saranno sviluppati livelli di studio per chi vuol approfondire la cultura del vino e dell’assaggio e per chi sente il bisogno di trasferire ad altri le conoscenze acquisite. Sono obiettivi che si conseguono solo con un corpo docente molto valido: per questo il suo potenziamento e la relativa formazione sono fondamentali, un pilastro della nostra azione nel prossimo quadriennio.

L’alcol e quindi anche il vino sono stati spesso indicati come causa delle “stragi del sabato notte” e come nemici di una dieta salutistica. Qual è il pensiero del neo presidente dell’Onav?
Si tratta di due problematiche profondamente diverse. Premesso che come per tutti gli alimenti (anche per l’acqua) devono essere evitati gli eccessi, sui benefici per la salute di un consumo equilibrato di vino esiste una vastissima e autorevole letteratura scientifica cui ognuno può facilmente accedere anche attraverso il web. Sul problema degli “incidenti del sabato notte”, fatta salva la condivisione dei controlli predisposti cum iudicio dallo Stato, ritengo che il vino sia l’ultimo dei possibili colpevoli: prima vengono certamente le varie tipologie di droghe ed eccitanti, lo stordimento dovuto al volume della musica in certi locali, i superalcolici bevuti in modo sconsiderato e tale da creare misture scellerate. L’antidoto migliore non è vietare ma educare.

Come pensa l’Onav di rapportarsi con i giovani?
Se il “bere consapevole” è importante a ogni età, diviene fondamentale per i giovani: si torna quindi al tema fondamentale dell’educare, tema di grande valenza sociale. L’Onav ritiene primario tra i propri compiti insegnare ai giovani un giusto rapporto con il vino, elemento peraltro fondamentale della dieta mediterranea. Per questo prevediamo di avvicinarci al mondo della scuola e dei giovani fornendo corsi tecnici e di degustazione che riteniamo opportuni non solo negli istituti alberghieri. A tal fine sarà creato un responsabile dei rapporti con le istituzioni scolastiche e i centri di formazione.

Spesso hai parlato dell’Onav come punto di riferimento scientifico dell’arte dell’assaggio. Quale presidente dell’Associazione come pensi di realizzare questo obiettivo?
Mediante il comitato scientifico affidato alla guida del professor Gerbi che sarà dotato di un budget annuale in modo da poter programmare e realizzare seminari scientifici e tecnici le cui relazioni saranno pubblicate. Saranno dedicati sforzi particolari all’attività editoriale con la stesura di materiali didattici e acquisendo anche diritti su testi, libri e documentazioni scientifiche da diffondere tra gli associati. In quest’ottica sarà ristrutturato L’Assaggiatore che dovrà divenire una rivista scientifica del mondo enoico.

Come affronta l’Onav la sfida della globalizzazione del mondo del vino?
Potenziando la strada già intrapresa di aprirci all’estero costituendo sedi specialmente nei Paesi emergenti come consumo. Sono certo che un’azione di educazione al vino non potrà che giovare ai nostri produttori con i quali ritengo occorra stabilire maggiori collegamenti rispetto al passato. Operiamo tutti, infatti, per un sempre maggiore successo del vino italiano.

La globalizzazione - portando sul mercato vini, a volte anche ottimi, di Paesi in cui i costi di produzione sono molto inferiori a quelli italiani - non finirà per danneggiare la nostra leadership mondiale?
Ogni leadership, se non innova. finisce con l’esaurirsi. Il nostro Paese ha però alcuni vantaggi sulla concorrenza internazionale: una capacità di fare vini eccellenti e una varietà e ricchezza di vitigni tradizionali e autoctoni senza eguali. Profumi e sapori unici e inimitabili che però occorre far conoscere ai possibili consumatori: è a questo livello che l’azione dell’Onav (e delle altre realtà che operano per il vino) possono essere di grande supporto fornendo ai consumatori i parametri necessari per riconoscere un buon vino e per giudicarne le principali caratteristiche.

E i rapporti con le altre strutture che operano nel mondo enoico?
Ho parlato di collaborazione: ogni Associazione ha una propria mission cui tener fede, ma ognuna può svolgerla senza settarismo. Da parte mia, nostra, siamo pronti a collaborare con tutti purché su un piano paritetico.

Consiglio nazionale 2015-2018
Presidente: Vito Intini
ProPresidente: Lorenzo Marinello (Alessandria)
Vice Presidenti: Pia Donata Berlucchi (Brescia) e Giovanni Giardina (Palermo)
Tesoriere: Ezio Alini (Torino)
Consiglieri: Fabio Finazzi (Brescia), Walter Polese (Bergamo), Teresa Bordin (Milano), Mario Redoglia (Asti), Alessandra Ruggi (Siena), Cristina Battorti (Vicenza), Gianluigi Corona (Alessandria), Giuseppe Meglioli (Reggio Emilia) e Pasquale Porcelli (Bari)
Probiviri: Giulio Liut, Teresa Gasbarro e Giuliano Vergani.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Nomacorc Vinventions
Torresella
Brita
Union Camere

Nomacorc Vinventions
Torresella

Brita
Festival Brodetto 2024
Consorzio Barbera Asti