La probabilità che il batterio killer Xylella fastidiosa si diffonda in Europa è molto alta. Ad essere minacciate sono diverse tipologie di piante, non solo gli ulivi italiani, a seconda dell'interazione fra i vari ceppi del batterio, coltivazioni e vettori. È quanto emerge dal parere scientifico dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

«La Xylella fastidiosa - precisa Giuseppe Stancanelli, uno degli autori del rapporto dell'Efsa - è un batterio comune nelle Americhe e noto nel caso della vite in California e degli agrumi in Brasile. Diverse partite di piante infette di caffè, importate come piante ornamentali dall'America centrale, individuate in diversi Paesi Ue e distrutte, perché il rischio maggiore è la diffusione tramite il commercio di piante infette». Quello che ha colpito gli ulivi del Salento è invece un ceppo del batterio «che per il momento - spiega l'esperto - attacca olivo, ciliegio, mandorlo, oleandro, alcune piante ornamentali» .
«C'è preoccupazione - afferma Enrico Brivio, un portavoce della Commissione europea - per l'eventualità che la Xylella fastidiosa possa espandersi ulteriormente dalle zone in cui si era diffusa originariamente in Puglia». Dopo oltre un milione di euro di finanziamenti Ue già andati all'Italia per la lotta contro il batterio killer, ora «valuteremo - aggiunge il portavoce - la situazione e decideremo se saranno necessarie ulteriori misure il 19-20 gennaio» .