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Turismo alberghiero, +1,1% di presenze ma l'occupazione cala dell'1,7% nel 2014

Il settore del turismo italiano nel 2014 ha registrato un aumento dell'1,1% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri, ma l'anno ha chiuso con una diminuzione pari all’1,7% di lavoratori occupati. Nel frattempo i costi aumentano, insieme alla progressiva crescita della pressione fiscale, che si accanisce su imprese in perdita

23 gennaio 2015 | 10:46
Turismo alberghiero, +1,1% di presenze
ma l'occupazione cala dell'1,7% nel 2014
Turismo alberghiero, +1,1% di presenze
ma l'occupazione cala dell'1,7% nel 2014

Turismo alberghiero, +1,1% di presenze ma l'occupazione cala dell'1,7% nel 2014

Il settore del turismo italiano nel 2014 ha registrato un aumento dell'1,1% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri, ma l'anno ha chiuso con una diminuzione pari all’1,7% di lavoratori occupati. Nel frattempo i costi aumentano, insieme alla progressiva crescita della pressione fiscale, che si accanisce su imprese in perdita

23 gennaio 2015 | 10:46
 

Secondo l’Osservatorio turistico-alberghiero della Federalberghi, il 2014 ha registrato una variazione del +1,1% di presenze alberghiere tra italiani e stranieri. La lieve crescita delle presenze alberghiere degli italiani ha fatto segnare un +0,6% nei dodici mesi dell’anno. Per quanto invece riguarda la componente straniera si è registrata una crescita leggermente più cospicua pari ad un +1,5% di pernottamenti. Entrando nel dettaglio mensile gli italiani hanno fatto segnare indicatori negativi per sette mesi su dodici, facendo segnare alcuni significativi picchi di crescita ad aprile (+7,7%), a maggio (+7,1%) ed a dicembre (+5,5%).



Gli stranieri hanno registrato invece solo tre mesi di trend negativo, inanellando incrementi record ad aprile (+11,6%) e dicembre (+5,6%). Sul fronte dei collaboratori alberghieri il discorso è più articolato. L’anno 2014 ha chiuso con una diminuzione pari all’1,7% di lavoratori occupati (fu del -4% nel 2013). Nel segmento dei lavoratori alberghieri a tempo indeterminato il dato annuo è stato di -3,2% (fu del -4,7% nel 2013), mentre nel segmento dei lavoratori alberghieri a tempo determinato il dato annuo è stato di -0,2% (fu di -3,2% nel 2013).

«Il 2014 per il turismo italiano è stato un anno a corrente alternata - commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - che chiude i conti con le ulteriori flessioni dei fatturati e del numero degli occupati. I turisti stranieri ancora una volta hanno confermato l’attaccamento al nostro Paese con una crescita dell’1,5% delle presenze in albergo, consolidando un risultato pari a +6,8% negli ultimi tre anni, mentre la domanda italiana, pur in presenza di un timido segnale positivo (+0,6% nel 2014), rimane saldamente attestata sotto i livelli del 2011 (periodo dal quale si assomma un -7,65% di pernottamenti)».

«La clientela straniera però - evidenzia il presidente degli albergatori italiani - non si distribuisce omogeneamente su tutta la penisola e, di conseguenza, desta particolare preoccupazione la condizione di profonda sofferenza delle località che si rivolgono in prevalenza al mercato interno. La flessione dei lavoratori, inoltre si è attestata ad un -1,7%, frutto di un -3,2% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -0,2% di quelli a tempo determinato, a conferma del fatto che le imprese sono costrette a navigare a vista, private della possibilità di programmare gli investimenti e questo blocco si ripercuote inevitabilmente anche sulla consistenza degli organici».

I trend rilevati dal centro studi di Federalberghi trovano puntuale conferma in altri autorevoli osservatori come Bankitalia che, durante il periodo gennaio-ottobre 2014, ha registrato un +3,3% delle spese dei viaggiatori stranieri in Italia e l’Istat che, durante il periodo gennaio-settembre 2014, ha rilevato un’ennesima diminuzione del fatturato dei servizi di alloggio (-0,2%), ancor più preoccupante se si considera il -2,7% rilevato nel terzo trimestre 2014, quello che comprende la stagione estiva durante la quale si concentra una parte cospicua del giro d’affari del settore.

«Mentre i ricavi calano - osserva Bocca - i costi aumentano con la progressiva crescita della pressione fiscale che assume un peso opprimente, accanendosi su imprese in perdita, costrette ad indebitarsi per pagare le tasse ed i contributi. Il caso eclatante del comune di Roma, che programma di portare a 10 euro a notte la tassa di soggiorno, la dice lunga sulla follia di un sistema che, anziché incentivare l’arrivo e la permanenza dei turisti, che portano ricchezza al Paese, li scoraggia con l’applicazione di gabelle, invogliandoli a dirigersi verso altre destinazioni concorrenti, che non applicano questa tassa o la mantengono ad un livello molto più basso».

«Il 2015 - ricorda Bocca - si apre sotto il segno dell’Expo, grande appuntamento al quale l’Italia dovrà presentarsi forte e coesa, con l’obiettivo di trasmettere al mondo l’immagine di un Paese efficiente ed ospitale, per rafforzare l’appeal del nostro brand anche per gli anni a venire. È quindi più che mai urgente, uscire dalla situazione di stallo in cui versa il sistema di promozione del nostro Paese, con un Enit commissariato da mesi, che ha inopinatamente decapitato le proprie delegazioni estere».

«Confidiamo quindi - conclude il Presidente di Federalberghi - in un contributo positivo dell’area del dollaro, sotto la spinta del tasso di cambio favorevole, mentre purtroppo una notevole contrazione si sta registrando sul mercato russo. Da non trascurare inoltre l’effetto negativo che crisi internazionali di vario genere possono generare sull’andamento del settore. Ed auspichiamo pertanto la celere definizione dei provvedimenti attuativi previsti dal decreto turismo, che il Governo avrebbe dovuto adottare da mesi, strumenti utili anche se non sufficienti per sostenere la riqualificazione delle strutture turistiche e lo sviluppo del settore».

PRESENZE ALBERGHIERE E LAVORATORI OCCUPATI (anno 2014)

 

presenze

italiani

stranieri

lavoratori occupati

a tempo indeterminato

a tempo determinato

GENNAIO

+0,3%

-0,6%

+1,7%

-1,9%

-2,9%

-0,2%

FEBBRAIO

-1,9%

-4,3%

+1,2%

-3,6%

-3,3%

-3,9%

MARZO

-1,2%

-0,3%

-2,1%

-4,4%

-4,1%

-4,9%

APRILE

+9,7%

+7,7%

+11,6%

-1,1%

-2,8%

+0,5%

MAGGIO

+1,7%

+7,1%

-1,7%

-1,1%

-2,4%

+0,1%

GIUGNO

+1,2%

  -0,3%

+2,6%

-1,1%

-3,4%

+0,6%

LUGLIO

 -0,6%

+0,3%

-1,5%

-2,0%

-3,3%

-1,2%

AGOSTO

 -0,2%

-1,4%

+1,3%

-0,7%

-1,9%

  0,0%

SETTEMBRE

+0,8%

-0,9%

+2,0%

-1,7%

-5,3%

+1,3%

OTTOBRE

+1,7%

+3,2%

+0,7%

-0,4%

-2,9%

+2,3%

NOVEMBRE

-1,9%

-5,4%

+2,9%

-0,6%

-3,0%

+4,1%

DICEMBRE

+5,5%

+5,5%

+5,6%

-3,3%

-3,7%

-2,7%

TOTALE

+1,1%

+0,6%

+1,5%

-1,7%

-3,2%

-0,2%

fonte: Federalberghi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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