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Ora tocca a Cracco, un altro cuoco cade sotto la mannaia della politica

Lo chef milanese ha dichiarato in tv che il segreto del sugo all’Amatriciana è l’aglio in camicia. Ma il Comune di Amatrice si è detto «sconcertato»: l'ingrediente è estraneo alla ricetta originale. Lo chef si è scusato

 
10 febbraio 2015 | 09:23

Ora tocca a Cracco, un altro cuoco cade sotto la mannaia della politica

Lo chef milanese ha dichiarato in tv che il segreto del sugo all’Amatriciana è l’aglio in camicia. Ma il Comune di Amatrice si è detto «sconcertato»: l'ingrediente è estraneo alla ricetta originale. Lo chef si è scusato

10 febbraio 2015 | 09:23
 

Qualche giorno fa capitò al cuoco stellato Ilario Vinciguerra, che in una trasmissione Rai aveva preferito usare l’olio ligure invece di uno del Meridione, ritenendolo più “leggero” e quindi più adatto per la sua ricetta: la scelta aveva scatenato la contestazione da parte della Regione Puglia (in particolare dell’assessore all’Agricoltura Fabrizio Nardoni). Ora invece a fare i conti con le istituzioni è Carlo Cracco (nella foto), 2 stelle Michelin e giudice di MasterChef Italia, che, ospite lo scorso sabato 7 febbraio al programma “C’è posta per te” su Canale 5, ha spiegato il segreto per il sugo all’Amatriciana: l’aglio in camicia (l'aglio, cioè, utilizzato senza togliere la buccia esterna).



Ma questo è un ingrediente che si discosta dalla ricetta tradizionale, che prevede solamente guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino. Così, il Comune di Amatrice, piccolo centro in provincia di Rieti, si è risentito e si è detto «sconcertato», pubblicando su Facebook un lungo messaggio, che riportiamo qui di seguito:

L’Amministrazione Comunale è rimasta sconcertata da quanto accaduto sabato sera nella trasmissione “C’è posta per te” di Canale 5 con ospite il celebre chef Carlo Cracco, il quale ha affermato che nella ricetta dell’Amatriciana ci va anche “l’aglio in camicia” (!?), da lui ritenuto un suo segreto.
Ricordiamo che gli unici ingredienti che compongono la vera amatriciana sono guanciale, pecorino, vino bianco, pomodoro San Marzano, pepe e peperoncino. A rafforzare ancor di più l’autenticità della ricetta, rammentiamo l’istituzione del marchio DeCo, che proprio qualche settimana fa ha visto fiorire i primi prodotti a Denominazione Comunale, tra i quali il guanciale Amatriciano ed il pecorino di Amatrice.
Siamo sicuri che da parte del celebre chef sia stato un “lapsus”, vista la sua storia professionale ed anche la sua capacità di stare al gioco, pubblicizzando una nota marca di patatine. Ribadendo che siamo certi della buona fede del noto chef, siamo convinti che lo stesso abbia comunque piena libertà di inserire “l’aglio in camicia” nel sugo da lui preparato, e siamo ancora più convinti che tale sugo potrà anche essere buono, ma non lo si può chiamare Amatriciana.
Il Comune di Amatrice sarà ben lieto di ospitare lo chef Carlo Cracco nei luoghi dove ha avuto origine il “primo” piatto più famoso al mondo.

Per rimarcare l’eventuale “lapsus” dello chef, il Comune ha addirittura lanciato un nuovo hashtag: #Gracco.

Carlo Cracco in un’intervista al Messaggero del 10 febbraio ha voluto chiudere la polemica, spiegando che si trattava soltanto di uno scherzo: «Intanto, se si sono offesi, mi scuso», ha esordito il cuoco. «Posso solo dire che i problemi veri sono altri. La verità? Stavo solo scherzando! Era una scusa per regalare un premio alla signora, nel contesto di un programma che non c’entra nulla con la cucina. Chiariamolo: non partecipavo a una gara culinaria né a “MasterChef”, ero solo l’ospite di “C’è posta per te”. Sergio Pirozzi (sindaco di Amatrice, ndr), probabilmente, ha colto l’occasione per fare un po’ di pubblicità al paese di Amatrice, il che mi fa piacere perché lo trovo molto bello». Insomma, non si è trattato di un lapsus: «Figuriamoci! Penso che tutti sappiano che la ricetta dell’Amatriciana non prevede l’aglio. Ribadisco, è stata una battuta giocosa».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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10/02/2015 09:30:19
1) Si precisa che l'Amatriciana...
Pur riconoscendo la professionalità dello stellato Cracco e la libertà di poter apportare delle modifiche alle ricette originali apponendo una sua "creatività" ritengo che non può denominare Amatriciana un piatto famoso nel mondo che non prevede l'utilizzo dell'aglio (con o senza camicia). Piena solidarietà all'Amministratore del Comune di Amatrice. Lo stellato Cracco fa bene il suo mestiere ma che non intacchi la cultura territoriale. Ugo Raffa by italyanità, modus vivendi (dal 1991 promotore del made in italy nel mondo)
ugo Raffa
libero professionista
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