Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 29 marzo 2024  | aggiornato alle 06:56 | 104249 articoli pubblicati

Asparago di pineta o asparagina - SCHEDA

 
01 gennaio 2013 | 10:22

Asparago di pineta o asparagina - SCHEDA

01 gennaio 2013 | 10:22
 

L’asparago o asparagina (in dialetto romagnolo conosciuto come sparaz, sparz oppure sparazena) ha il suo habitat naturale nelle pinete ravennati. Fino alla metà del secolo scorso, era raccolto dai cosiddetti “pinaroli”, gente che viveva in case umili all’interno delle pinete e dalle quali traeva la maggior parte del proprio sostentamento. Oggi, grazie a un progetto di recupero dei prodotti del territorio, è coltivato in serra e nei campi.

L'asparago di pineta cresce spontaneamente fra la vegetazione, i turioni sono rossastri o scuri, le foglie inferiori spinose. Ne esistono principalmente di due tipi: il “San Vitale” (Asparagus tenuifolius) fine e dal sapore gentile e il “Bardello” (Asparagus marittimus), rustico e dal gusto pungente. Dopo la raccolta può essere conservato in ambiente refrigerato per un massimo di due giorni sino al consumo o al conferimento sul mercato. Può comunque essere mantenuto più a lungo mediante tecniche di surgelazione o altri sistemi (per esempio conserve sott'olio).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali
       


Molino Dallagiovanna
Union Camere
Bonduelle

Molino Dallagiovanna
Union Camere

Bonduelle
Nomacorc Vinventions