Il ministro francese dell'Ecologia, Ségolène Royal, chiede scusa per aver creato una polemica sulla Nutella. Sceglie di farlo attraverso un tweet, breve ma efficace: «Mille scuse per la polemica sulla Nutella. Sono d'accordo per promuovere i progressi fatti». Una dichiarazione forse poco spontanea, magari dettata dal malcontento generale suscitato dal Ministro, dopo aver dichiarato durante una diretta televisiva che bisognerebbe smettere di mangiare la famosa crema spalmabile, perché contiene olio di palma, una sostanza in parte responsabile della deforestazione.

Tra i primi a replicare, il ministro italiano dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che ha invitato Ségolène Royal a lasciare stare i prodotti italiani. A mantenere i riflettori puntati sulla questione ci ha pensato Agnese Renzi, la moglie del Presidente del consiglio italiano, che proprio nella giornata in cui la polemica aveva riempito le pagine di molti quotidiani, ha deciso di mangiare una crepe alla Nutella, seduta al concept store della Nutella, all'interno dello spazio Eataly a Expo.
Pronta a difendere il suo operato, la Ferrero ci ha tenuto a precisare che ogni scelta, dalla ricerca delle materie prime alla produzione, fino alla vendita, viene fatta all'insegna della qualità e della sicurezza. L'olio di palma utilizzato dal gruppo di Alba (Cn) è infatti sostenibile al 100%.
Significativo il commento di Jacopo Giliberto de Il Sole 24 ore: «L’impatto ambientale dell’olio di palma ovviamente c’è, perché ogni atto umano ha un impatto sull’ambiente. Ed è vero che ci fu un impoverimento del mondo quando si abbatterono migliaia di ettari di foresta pluviale in Malesia o in Indonesia per piantare palme da olio. Ma boicottando la Nutella non si rallentano i consumi di olio di palma né si restituisce foresta pluviale. Se non esistesse la crema al gianduia, la coltura di palme non perderebbe un ettaro e le navi cisterna cariche di olio viaggerebbero sulle stesse identiche rotte. Rinunciare all’olio di palma significa favorire altri grassi e altre colture di pari impatto».