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Fic avvia la riorganizzazione nazionale Incontri con partner e soci sul territorio

Uno degli appuntamenti della Federazione italiana cuochi si è svolto a Bergamo, con incontri al centro Saps di Pentole Agnelli, alla Isacco e da Italia a Tavola. Nuovi servizi e opportunità per tutti gli associati

di Roberto Vitali
 
07 luglio 2015 | 17:53

Fic avvia la riorganizzazione nazionale Incontri con partner e soci sul territorio

Uno degli appuntamenti della Federazione italiana cuochi si è svolto a Bergamo, con incontri al centro Saps di Pentole Agnelli, alla Isacco e da Italia a Tavola. Nuovi servizi e opportunità per tutti gli associati

di Roberto Vitali
07 luglio 2015 | 17:53
 

Sta entrando nel vivo la fase di riorganizzazione profonda lanciata dal nuovo presidente della Federazione italiana cuochi (Fic), il lucano Rocco Cristiano Pozzulo, che fra i suoi obiettivi primari ha quello di rafforzare l’associazione, dare più forza alla categoria attraverso un livello di rappresentatività vero. La strategia messa in atto prevede una valorizzazione delle esperienze dei territori e nuovi rapporto con partner strategici grazie ai quali attivare nuovi servizi per gli iscritti e più in generale per tutto il settore. Ricordiamo che oggi in Italia sono circa 18 mila gli iscritti alla più rappresentativa associazione di categoria delle berrette bianche, nonché l’unica riconosciuta a livello istituzionale.

Da qui una serie di contatti in tutta Italia con le realtà più importanti nella logica di Fic a breve rafforzata e più operativa. In questo programma di appuntamenti è rientrata anche una visita a Bergamo, dove il presidente Pozzulo ha incontrato alcune realtà significative per i suoi programmi insieme ad alcuni esponenti della nuova Giunta nazionale.

Da sinistra: Alberto Lupini, Carlo Bresciani, Rocco Pozzulo, Monica Vitale, Fabrizio Camer, Cinzia Fumagalli, Salvatore Bruno, Riccardo Carnevali e Giovanni Guadagno
Da sinistra: Alberto Lupini, Carlo Bresciani, Rocco Pozzulo, Monica Vitale, Fabrizio Camer, Cinzia Fumagalli, Salvatore Bruno, Riccardo Carnevali e Giovanni Guadagno

Chef e docente dell’istituto alberghiero di Potenza, Pozzulo  è chiamato, nei prossimi quattro anni, a coordinare il lavoro di tutte le 124 associazioni provinciali, delle 20 unioni regionali e delle innumerevoli delegazioni estere che compongono l’unico Ente riconosciuto dalla federazione mondiale dei cuochi, la Wacs (World association of cooks’ societies). Rocco Cristiano Pozzulo è stato fino a pochi mesi fa Project Manager della Fic, per conto della quale ha organizzato congressi, assemblee, concorsi e manifestazioni, e presidente dei Cuochi della Regione Basilicata. Al suo fianco quale vicario è stato eletto il bresciano Carlo Bresciani e quale tesoriere il riconfermato Carmelo Fabbricatore.

Con il presidente e il vicario, sono arrivati a Bergamo il vicepresidente per il Nord Giovanni Guadagno (Monza Brianza) e il segretario nazionale Salvatore Bruno di Roma. A Bergamo si sono incontrati con il bergamasco-valtellinese Fabrizio Camer (delegato Fic per manifestazioni ed eventi) e con il pavese Riccardo Carnevali (responsabile nazionale dei social media).

Dopo una riunione operativa, il gruppo è stato in particolare in visita alla redazione di Italia a Tavola (dove ha incontrato il direttore Alberto Lupini), allo stabilimento di Lallio di Pentole Agnelli e al centro di ricerca Saps e poi al laboratorio della Isacco, l’azienda di Grumello del Monte specializzata in abbigliamento da lavoro.

Per un incontro conviviale è stata scelta infine la trattoria “Ristoro pugliese”, in centro a Bergamo, via Tasso 96, un locale tipico per chi vuole deliziarsi con la ricchissima e gustosissima cucina di Puglia. Ai fornelli è infatti una cuoca pugliese doc, Monica Vitale, mentre in sala a dirigere è il fratello Ivano (035.257224). A cominciare dalla ricca sequenza di verdure sempre pronte a buffet, qui si possono gustare piatti veri della tradizione pugliese, parte dei quali ancora sconosciuti a tanti buongustai del Nord. La trattoria è ospitata in una parte di un antico monastero del Cinquecento e dal giardino interno si possono ancora ammirare chiostri e architetture. Una piccola oasi di pace e di buona cucina nel centro di Bergamo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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