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Da Firenze parte il manifesto Cuoco 3.0 Pozzulo: Più valore all'agricoltura

All’indomani della chiusura del 28° congresso Fic, il presidente Pozzulo presenta il manifesto del Cuoco 3.0, evidenziando come il professionista del futuro sarà sempre più legato all’agricoltura e all’economia nazionale. A Firenze il Congresso della Fic si chiude con una “marcia” simbolica dei cuochi nel centro storico

11 novembre 2015 | 15:41
Da Firenze parte il manifesto Cuoco 3.0 
Pozzulo: Più valore all'agricoltura
Da Firenze parte il manifesto Cuoco 3.0 
Pozzulo: Più valore all'agricoltura

Da Firenze parte il manifesto Cuoco 3.0 Pozzulo: Più valore all'agricoltura

All’indomani della chiusura del 28° congresso Fic, il presidente Pozzulo presenta il manifesto del Cuoco 3.0, evidenziando come il professionista del futuro sarà sempre più legato all’agricoltura e all’economia nazionale. A Firenze il Congresso della Fic si chiude con una “marcia” simbolica dei cuochi nel centro storico

11 novembre 2015 | 15:41
 



Valori, vantaggi, visioni e un cuoco con le scarpe sporche di terra, vicino sempre più al mondo dell'agricoltura che ne valorizza le biodiversità. Sono i concetti e le tre “V” che stanno alla base del manifesto Cuoco 3.0 lanciato oggi da Firenze dalla Federazione italiana cuochi (Fic) e firmato anche dal direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini (nella foto in basso a sinistra).



Un manifesto, presentato in anteprima al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, dopo che oltre 300 cuochi hanno sfilato da piazza della Repubblica a piazza della Signoria a conclusione della 28ª edizione del Congresso nazionale della Fic che si è tenuto alla Stazione Leopolda in concomitanza con l'evento Food and Wine in Progress. Un manifesto che non vuole essere una provocazione fine a se stessa, ma la base una professione, come quella del cuoco, che guarda avanti.

Alberto Lupini firma il manifestoTre V per il Cuoco 3.0. «V come Valori, prima di tutto sociali, perché il cuoco ha delle responsabilità nei confronti del consumatore, ma anche verso i produttori di materie prime. Valore anche promozionale, perché il cuoco può far conoscere un territorio attraverso i piatti e le sue eccellenze», commenta Rocco Pozzulo (nella foto) presidente della Fic presente alla manifestazione in piazza della Repubblica a Palazzo Vecchio per consegnare il documento al sindaco di Firenze, Dario Nardella.

Le “V” hanno anche «Valore gustativo - continua Pozzulo - perché non ci dimentichiamo che dobbiamo creare emozioni nelle persone. “V” come vantaggi economici per tutta una filiera che va oltre quella dell’agroalimentare, e vantaggi sociali, perché creiamo posti di lavoro e opportunità anche per i più giovani, in un momento in cui ce n’è bisogno. “V” come visioni, quelle che stimolano ogni giorno la creatività mossa dalla professionalità dei cuochi di oggi, che guardano a ieri pensando a domani».

I cuochi aperti a tutti

E su queste basi è stato scelto «di aprire il Congresso per la prima volta a tutti perché è il momento di uscire dalla cucina del ristorante e prendere per mano il consumatore accompagnandolo a conoscere la passione e insieme la complessità della nostra professione». Secondo il presidente Pozzulo, «la categoria guarda al futuro in un costante work in progress. Ragion per cui i 16mila iscritti si impegnano a dare il loro contributo professionale per far si che la professione di cuoco diventi sempre più una attività a beneficio dell'economia nazionale e del benessere del consumatore in una ottica di sostenibilità alimentare».

Rocco Pozzulo

Cuoco con le scarpe sporche di terra
Insomma, sempre per dirla con il presidente Pozzulo, «il cuoco 3.0 è un cuoco sempre più vicino al mondo dell'agricoltura e come un contadino che si sporca le scarpe di terra». E quindi «è un cuoco che valorizza le biodiversità alimentari del proprio territorio e mette in evidenza il vero patrimonio della cucina italiana che è alla radice del nostro lavoro. Il cuoco non inventa, ma crea piatti». Il manifesto del cuoco è stato presentato come detto nell’ambito di Food and Wine in Progress, la manifestazione che da domenica 8 a martedì 10 novembre ha ospitato alla Stazione Leopolda di Firenze oltre 10mila visitatori, oltre 500 cuochi che hanno partecipato al Congresso “Cuoco 3.0” della Fic, ma anche 200 sommelier e oltre 150 produttori vitivinicoli toscani messi insieme nelle Eccellenze Toscane di Ais.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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