In arrivo l’undicesima edizione di Pitti Taste, il salone delle eccellenze nato dalla collaborazione tra Pitti Immagine e il Gastronauta Davide Paolini (nella foto, a sinistra), che avrà luogo dal 12 al 14 marzo negli spazi della Stazione Leopolda di Firenze. Una manifestazione che nel primo decennio ha avuto una crescita costante, senza incrinazioni e per il 2016 continuerà con questo trend.
Nella foto, da sinistra: Davide Paolini e Agostino Poletto
«La 10ª edizione - raccontata Agostino Poletto (nella foto, a destra), vice direttore generale di Pitti Immagine - ha segnato un punto di svolta e l’11ma sarà la prima della maturità, abbiamo ricevuto oltre 370 domande di partecipazione e abbiamo fatto un grande lavoro di selezione arrivando a 340 aziende che rappresenteranno tutte, ma proprio tutte le regioni d’Italia. Per garantire la qualità, non solo dei contenuti ma anche degli spazi, abbiamo dovuto allargare la superficie espositiva “sfondando” il portone fino al nuovo Teatro dell’Opera che ospiterà i Taste Ring e alcuni progetti speciali».
«Ci siamo focalizzati tantissimo sui buyer - aggiunge Poletto - offrendo dei servizi personalizzati di contatti e di ospitalità per agevolare al massimo i rapporti business. Da ultimo è partita in via definitiva l’App che fornirà tutte le info utili, oltre ad offrire uno sconto all’ingresso e a far risparmiare tempo sulle file alla biglietteria».
Davide Paolini ha ricordato che il core-business di Taste è da sempre la qualità artigianale e comunque di medie produzioni: «Cominciano ad arrivare domande di partecipazione da grandissimi marchi dell’industria, ma per ora la grande impresa non entra, anche perché non ha bisogno di questo evento per poter commercializzare in luoghi lontani. Taste vuole, e riesce, a far fare “il salto” alle produzioni di nicchia, e posso raccontare tante storie di successo degli scorsi anni. Per i buyer internazionali è un servizio di selezione che facciamo al posto loro, sanno che trovano in vetrina già una scelta del meglio, senza girare tutta l’Italia».
Tantissimi gli eventi che si svolgeranno durante la tre giorni; Davide Paolini ha segnalato due importanti approfondimenti che saranno dedicati all’olio e alle birre artigianali, due argomenti cool dopo i recenti scandali nelle produzioni di olio industriale e dopo il boom degli ultimi anni nella produzione e nel gradimento delle birre.
«Ho voluto valorizzare molti i piccoli produttori di olio che la scorsa stagione hanno sofferto a causa del maltempo - dichiara Paolini - e hanno avuto l’onestà di non commercializzare olio che non c’era, pagando di tasca loro con grandi perdite economiche, quest’anno l’annata è stata favorevole e li ho voluti in prima linea a presentare i loro prodotti. Per quanto riguarda le piccole produzioni artigianali di birre volevo fare il punto, dopo che tanti hanno aperto e alcuni hanno chiuso, per capire se è una produzione sostenibile e se continuerà ad esserci un mercato, insomma, quale futuro?».
In quei giorni Firenze sarà coinvolta in toto, accendendo i riflettori non solo sulla Leopolda ma sull’intera città, saranno infatti più di 150 i negozi, i locali e i luoghi che aderiranno al fuorisalone, inoltre una delle novità più interessanti sarà il progetto “Every small bite contains a story, il mondo in un boccone”, in collaborazione con Itc (International trade center) che quest’anno porterà a Firenze le produzioni specifiche di alcune zone del Sud America e dei Caraibi, per un dialogo con i protagonisti della cultura enogastronomica italiana.