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Conto alla rovescia per Tirreno CT Il meglio del settore ristorazione e bar

Appuntamento dal 28 febbraio al 2 marzo con la 36ª edizione di Tirreno CT, l’evento dedicato all’Horeca, dove si trovano soluzioni e tendenze per il mondo della ristorazione e dell’ospitalità a 360 gradi

 
25 febbraio 2016 | 16:23

Conto alla rovescia per Tirreno CT Il meglio del settore ristorazione e bar

Appuntamento dal 28 febbraio al 2 marzo con la 36ª edizione di Tirreno CT, l’evento dedicato all’Horeca, dove si trovano soluzioni e tendenze per il mondo della ristorazione e dell’ospitalità a 360 gradi

25 febbraio 2016 | 16:23
 

Al via domenica 28 febbraio la 36ª edizione di Tirreno CT, la fiera promossa da Tirreno Trade e dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive, con il taglio del nastro fissato per le 11.30. Dal 28 febbraio al 2 marzo prossimi sono attesi nei padiglioni della fiera oltre 50mila operatori del settore da tutta Italia che avranno l’opportunità di incontrare gli oltre 350 espositori in rappresentanza di oltre 600 marchi commerciali nei circa 30mila metri quadrati dello spazio fieristico.



«Un appuntamento imperdibile - spiega Paolo Caldana, organizzatore della fiera - per gli addetti ai lavori del settore che si rinnova di anno in anno. Innovazione e confronto sono gli elementi che hanno permesso a questa fiera di crescere di anno in anno diventando un appuntamento in cui concludere affari».

Il programma di domenica 28 febbraio
Dalle 10.00 alle 17.00, nello spazio accademia pizzaioli-ristorazione italiana dimostrazione con impasto e assaggi di “Pizza Scrocchiarella”. Mentre negli stand Assipan Associazione italiana panificatori e affini Massa Carrara, dalle 11.00 alle 13.00 presentazione dell’associazione, dimostrazioni della lavorazione del “Filon del Nonno” e delle “Focacce Massesi” e alle 15.00 dimostrazioni pratiche della produzione di “Biscotti per Vegani” e i “Cantuccini di Nazzano”. Sempre in tema di pizza, la Scuola italiana pizzaioli propone la realizzazione di un menu completo dalla pizza al dolce, per valorizzare le materie prime di alta qualità. Abbinamenti innovativi, proposte per il proprio locale-pizzeria.

Dimostrazioni e degustazioni a cura dello staff di Pizza e Pasta Italiana, in collaborazione con Antonio Mezzalira, Maestro gelatiere e campione del mondo di gelateria. E la Scuola nazionale italiana pizzaioli ha in programma la produzione e dimostrazione con assaggi di pizza, pinsa romana, pizza alla Canapa, pizza al Carbone e focaccia. Dalle 10.00 alle 12.00 presentazione Campus Etoile Academy. Nell'area Amira, dimostrazione dal vivo col famoso maestro orientale “Tomi-San” direttamente dal Giappone. Come preparare, servire e abbinare il sushi, una raffinata arte legata all’estetica. Presentazione dei prodotti enologici della Toscana con un abbinamento gastronomico regionale.


Nello spazio Fib, alle ore 11.30 aperitivo Time in occasione dell’inaugurazione dell'evento e dalle 14.00 campionato “Prime Leve” della Federazione italiana barman. Fisar, Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori, ha previsto degustazioni guidate di vini e prodotti della delegazione di Empoli e provincia. La Federazione internazionale pasticceria cioccolateria gelateria ha organizzato un vero forum con tanto di Campionato italiano di pasticceria gelateria cioccolateria categoria Scultura in cioccolato e praline, Zucchero e dessert al piatto. Per Oscar del Gelato, alle 10 produzioni di elaborati, torte, semifreddi e gelati da parte degli associati mentre nel pomeriggio seminario su “Come e perché aprire una gelateria”.

I numeri della ristorazione, sempre più “rosa”
Le ristorazione femminile si inserisce in un quadro nel quale, dall'analisi di Movimprese di Unioncamere, risultano attive 315.665 imprese con il codice 56 dei servizi di ristorazione. La Lombardia è la prima regione per presenza di imprese del settore con una quota sul totale pari al 15,4%, seguita da Lazio (10,7%) e Campania (9,3%). La ditta individuale resta la forma giuridica prevalente, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno dove la quota sul totale raggiunge soglie che sfiorano l’80% del numero complessivo delle imprese attive. Italia al terzo posto in Europa. In Europa il settore vale 504 miliardi di euro, concentrato principalmente in tre Paesi, e l’Italia si pone in particolare al terzo posto dopo Regno Unito e Spagna. In rapporto alla popolazione e a parità di potere d’acquisto, la spesa pro-capite è in Italia del 22% superiore a quella media europea e del 33% alla spesa della Francia.



Quanti sono i ristoranti
Il numero delle imprese registrate con il codice di attività 56.1 (ristoranti e attività di ristorazione mobile) ammonta a 164.519 unità. Il sorpasso dei ristoranti sui bar avvenuto nel corso di questi ultimi anni è frutto di una evoluzione del mercato che si è accompagnata al cambiamento del sistema delle regole grazie ai quali gli imprenditori privilegiano di qualificarsi come ristoranti, anziché bar, per disporre di maggiori gradi di libertà commerciale. Anche tra i ristoranti le ditte individuali costituiscono la maggioranza delle imprese.

Il fatturato
Il valore aggiunto dei servizi di alloggio e ristorazione è stato nel 2013 (ultimi dati disponibili) di 53 miliardi di euro. La serie storica a valori concatenati che neutralizza gli effetti della dinamica inflazionistica dà per lo stesso anno un valore al di sopra dei 51 miliardi di euro in lieve flessione rispetto all’anno precedente. Gli effetti della crisi si fanno sentire anche nel 2013.L’anno si chiude con il segno meno. Il 60% delle imprese ha indicato una flessione del fatturato rispetto al 2012 e il saldo delle risposte tra coloro che, registrano una flessione e coloro che registrano un incremento è -37,3.

L’occupazione
I pubblici esercizi impiegano, in media d’anno, 680.693 lavoratori dipendenti, pari al 71% del totale nazionale del comparto del turismo. Occupazione che è cresciuta del 5% in due anni visto che nel 2013 i pubblici esercizi avevano impiegato, in media d’anno, 648.316 persone, l’86% dei quali con mansioni operative. Non trascurabile il numero degli apprendisti pari a circa 53mila unità. Tuttavia tra la fine del 2011 e il 2013 la ristorazione ha visto diminuire il numero di unità di lavoro di circa 11mila unità. A fronte di un valore pari a 5,1 nella media dell’Unione europea, il nostro Paese presenta un valore di 3,9 addetti per impresa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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