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Starbucks arriva in Italia, è ufficiale! L’apertura a Milano nel 2017

Quella che era solo una voce è diventata certezza, Starbucks ha conquistato anche l’Italia, e arriverà a Milano nel 2017. Percassi, licenziatario di Starbucks in Italia, sarà proprietario e gestore dei locali

 
29 febbraio 2016 | 12:43

Starbucks arriva in Italia, è ufficiale! L’apertura a Milano nel 2017

Quella che era solo una voce è diventata certezza, Starbucks ha conquistato anche l’Italia, e arriverà a Milano nel 2017. Percassi, licenziatario di Starbucks in Italia, sarà proprietario e gestore dei locali

29 febbraio 2016 | 12:43
 

La notizia dell'apertura di Starbucks in Italia era già trapelata lo scorso ottobre, ma solo oggi a distanza di circa 4 mesi è stata ufficializzata: Starbucks approda a Milano e lo farà nel 2017. «Non veniamo in Italia - dichiara la società in una nota - per insegnare agli italiani a fare il caffè. L'arrivo di Starbucks non dev'essere percepito come una minaccia per i bar: dobbiamo guadagnarci il loro rispetto».  



È un approccio all'insegna dell'umiltà quello cui la multinazionale del caffè di Seattle, fondata nel 1971, si appresta a sbarcare in Italia, dopo anni di “tira e molla” e i sospetti che, alla fine, fosse un investimento impossibile nella patria dell'espresso. Invece, alla fine del 2016, o più probabilmente all'inizio del 2017, il primo store della catena aprirà a Milano per poi diffondersi nel resto del Paese.

Il presidente esecutivo di Starbucks, Howard Schutlz, ha avuto l'intuizione che rivoluzionò la compagnia 33 anni fa, quando era direttore marketing, durante una visita in Italia. I bar, nel 1983, erano come oggi ad ogni angolo di strada e, come ricorda un lungo comunicato pubblicato sul sito della compagnia, Schultz capì che qui il consumo di caffè era a tutti gli effetti «un'esperienza magica, quasi teatrale» e che questa cultura avrebbe potuto essere esportata anche negli Stati Uniti.

«Tutto è partito lì», racconta Schultz. Un anno dopo, nel 1984, il direttore del marketing aveva convinto i fondatori di Starbucks a creare un nuovo concept di “coffee-house” con un bar al posto del precedente chiosco: i nuovi negozi passarono in poco tempo dal servire duecento persone in un giorno a mille. Oggi, la multinazionale è quotata in Borsa e conta 22.500 store in quasi 70 Paesi in tutto il mondo.

Negli ultimi 30 anni, Schultz è tornato in Italia una volta all'anno: «Il sogno della compagnia è sempre stato quello di chiudere il cerchio aprendo in Italia ma non eravamo ancora pronti. Ora, “abbiamo intuito” che il momento è arrivato». La società scelta per la partnership è il gruppo Percassi, di proprietà dell'imprenditore bergamasco Antonio Percassi e specializzato nello sviluppo e nella realizzazione di grandi progetti dedicati a strutture commerciali (vedi Oriocenter).

Il primo store italiano sarà disegnato «con un'attenzione maniacale per i dettagli», rivela sempre Schultz. «Deve essere un luogo che seduce» in onore degli italiani e della loro cultura del caffè. Percassi, scelto come licenziatario di Starbucks in Italia, sarà proprietario e gestore dei locali. «Siamo consapevoli - afferma Percassi - di affrontare una sfida unica, portando Starbucks in Italia, il paese del caffè per eccellenza, e confidiamo che gli italiani siano pronti per vivere appieno l’esperienza del brand, come avviene in molti altri mercati».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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