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Cibus sempre più piattaforma per valorizzare il food Made in Italy

Presentato il programma di Cibus: sulla scia del dopo Expo, 3mila espositori presenteranno centinaia di innovazioni di prodotto; attesi 70mila visitatori, di cui 15mila dall’estero, e 2mila top buyer da ogni continente

di Clara Mennella
vicedirettore
 
20 aprile 2016 | 16:31

Cibus sempre più piattaforma per valorizzare il food Made in Italy

Presentato il programma di Cibus: sulla scia del dopo Expo, 3mila espositori presenteranno centinaia di innovazioni di prodotto; attesi 70mila visitatori, di cui 15mila dall’estero, e 2mila top buyer da ogni continente

di Clara Mennella
vicedirettore
20 aprile 2016 | 16:31
 

Un programma ricchissimo ed articolato per la fiera biennale Cibus che da 35 anni continua il percorso di crescita, non solo numerico ma qualitativo. Questa edizione sarà caratterizzata e resa forte dall’esperienza di Expo e proseguirà il percorso intrapreso dal Padiglione Cibus durante i mesi dell’Esposizione Universale.



Sarà infatti il padiglione di Expo, smontato e rimontato, il nuovo ingresso che accoglierà i visitatori a Parma, con gli spazi di Milano recuperati e destinati al Centro Congressi. «Un grande valore evocativo, la testimonianza di un’avventura straordinaria», ha raccontato durante la conferenza stampa Gian Domenico Auricchio, presidente Fiere di Parma. «Se le imprese alimentari italiane negli ultimi trent’anni sono cresciute, lo dobbiamo anche a questa fiera che si è data da subito lo scopo di essere utile alle imprese italiane. Quest’anno è stata organizzata la presenza di 2mila top-buyers che incontreranno gli espositori», ha continuato Auricchio, che è stato uno dei firmatari, una decina di anni fa, dell’accordo fra Federalimentare e Fiere di Parma.

Anche Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, si è richiamato all’evento universale: «Expo ha creato tantissime aspettative, girando il mondo il primo settore per il quale ci vengono richieste collaborazioni è proprio quello agroalimentare. Una domanda alla quale dobbiamo rispondere in maniera adeguata. Lo sforzo dovrà essere sempre più finalizzato alla presenza sugli scaffali, risolvendo anche i problemi di logistica. Cibus rafforza il suo ruolo centrale, non si ferma e diventa sempre più piattaforma permanente».

Antonio Cellie, ceo Fiere di Parma, dichiara che: «Siamo il polo fieristico che produce di più, grazie anche al nostro atteggiamento collaborativo con gli organi di Governo. Ci collochiamo fra le fiere internazionali medie e per questo sappiamo valorizzare le eccellenze, inoltre ci siamo organizzati in modo da non essere schiavi dei fornitori».



Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager, ha elencato le novità e gli eventi collaterali: «La fiera è sicuramente vocata all’export e, oltre al canale retail, ha iniziato a rivolgersi anche all’Horeca, con tantissime novità di prodotto e grande attenzione ai nuovi mercati, come il kosher e l’halal, grande soddisfazione ci è arrivata dalle candidature spontanee. Ricchissima la parte convegnistica che ha lo scopo di informare e aiutare le aziende, un evento nell’evento sarà Pianeta Nutrizione, inoltre avremo un fuori-salone importante e divertente e siamo partner orgogliosi del Banco Alimentare».

In chiusura l’assessore all’Agricoltura, caccia e pesca della Regione Emilia Romagna, Simona Caselli, ha presentato il “World Food Research and Innovation Forum” che si terrà in concomitanza con Cibus e si è riferita ancora ai temi di Expo: «Accanto al business agroalimentare è giusto tenere anche il pensiero ai temi della nutrizione universale».


Per informazioni:
www.cibus.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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