Buone notizie per gli amanti del caffè: nessun rischio di tumore dalla bevanda calda preferita dagli italiani. A dirlo circa 20 esperti internazionali che hanno elaborato un atteso parere dello Iarc (l'agenzia dell'Oms per la ricerca sul cancro), che sarà presentato domani 15 giugno. 15 anni fa, vale a dire nel 1991, il caffè era stato valutato possibile causa (classificato come 2b) per il cancro alla vescica. Dopo il nuovo esame entra invece nella categoria 3, dove non ci sono evidenze di rischio.

L'esame dello Iarc ha messo sotto la lente di ingrandimento circa 500 studi che hanno permesso di declassare il rischio per la bevanda. Gli studi degli anni '90 infatti avevano rilevato un rischio maggiore per il tumore alla vescica e il consumo di caffè. Rischio poi non confermato dagli studi degli ultimi 25 anni che anzi ne hanno valutato addirittura, come testimoniano svariate pubblicazioni scientifiche, un effetto protettivo su due tumori: utero e fegato. Il parere, secondo quanto appreso finora, valuta un consumo medio di 3-4 tazzine al giorno su una popolazione normale, cioè su persone che non soffrono di malattie come la cirrosi. Il prossimo a passare sotto giudizio della commissione sarà il tè.