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Pacchetti di recensioni a pagamento Ma Gufo e sindacati restano in silenzio

Recensionitrip.it è l'ultima delle agenzie che propina ai ristoratori, tramite mail, pacchetti di recensioni che portino loro più clienti. E di fronte a questa situazione, nessuna denuncia pubblica da parte del Gufo. Testa sotto la sabbia e nessun richiamo alle autorità competenti anche dai sindacati di categoria

di Marco Di Giovanni
11 febbraio 2017 | 09:03
Pacchetti di recensioni a pagamento 
Ma Gufo e sindacati restano in silenzio
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Ma Gufo e sindacati restano in silenzio

Pacchetti di recensioni a pagamento Ma Gufo e sindacati restano in silenzio

Recensionitrip.it è l'ultima delle agenzie che propina ai ristoratori, tramite mail, pacchetti di recensioni che portino loro più clienti. E di fronte a questa situazione, nessuna denuncia pubblica da parte del Gufo. Testa sotto la sabbia e nessun richiamo alle autorità competenti anche dai sindacati di categoria

di Marco Di Giovanni
11 febbraio 2017 | 09:03
 

False recensioni. Il web ne è contaminato. Una vera e propria piaga per l'informazione, che ha finito per alimentare diverse opinioni, tutte volenterose a risolvere questa situazione: dalla supervisione di un'apposita commissione creata a livello europeo, proposta da Giovanni Petruzzella dell'Antitrust alla risposta polemica di Grillo, che vuole una giuria popolare erta al di sopra dei media tradizionali e del web, a fare da giudice d'informazione, condannando le fake news e chi si azzarda a scriverle.

Pacchetti di recensioni a pagamento  Ma Gufo e sindacati restano in silenzio

Esempio lampante di questa situazione, è TripAdvisor, in primis. Con i suoi commenti fasulli, quelli pubblicati senza alcuna supervisione, che accusano locali dove, molto spesso lo si evince anche senza conoscere il questionato ristorante o albergo, che sia, nemmeno sono mai stati. Con quei commenti che addirittura idolatrano una struttura che, per assurdo, risulta chiusa da anni, mai esistita, o occupata da rifugiati e clandestini, come nell'ultimo caso nel Romagnolo.

E ci si fermasse qui. Fosse quello del Gufo un fenomeno isolato al sito. No, si va oltre, si straborda: è un fenomeno talmente incontrollato (e il controllo mancante lo si deve imputare alla società stessa, com'è ovvio che sia), da aver creato tutto al di fuori delle società che si avvalgono di questa giurisdizione inesistente per proporre ai singoli ristoratori pacchetti di recensioni positive, ovviamente a pagamento, così da gonfiare una loro tanto bella quanto finta immagine e portargli clienti ingenui che su queste recensioni, e soltanto su queste, basano le loro scelte "ristorative".

L'ultimo caso è quello di recensionitrip.it, una fantomatica agenzia che sperpera pacchetti di recensioni come fossero gomitoli di lettere intrecciati a caso, facendosi ovviamente ben pagare da quel ristoratore che vuole passare avanti: e ovviamente, chi è onesto, chi non ha bisogno di queste "agevolazioni", viene surclassato, rimane indietro. Con già l'incuranza di Trip funzionale a generare ingiustizia, queste aziende completano un circolo di falsità, nel quale il comune web-follower viene catturato, e dal quale i ristoratori che non vi aderiscono vengono penalizzati.

Riportiamo di seguito il testo della mail inviata a un ristorante - del quale, per ovvie ragioni, non faremo il nome - così da rendere l'idea di quanto, anche con parole nascoste dietro a sotterfugi, ci si possa inebriare del profumo della truffa.

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Frasi come «promozione su TripAdvisor» o «aumentando il numero di recensioni aumentano anche le prenotazioni» lasciano che i primi sentori di inganno vengano percepiti con facilità, poi altre come «ad oggi abbiamo ancora 35 posti disponibili» su 50 spingono, fanno quello che in maniera colloquiale viene chiamato "pressing", dando così al fiuto di un acuto lettore la certezza dell'ingiustizia che si cela sotto questi messaggi e della conseguente falsità del sito.

Dov'è Trip? Lo stesso TripAdvisor che era pronto, a spada tratta, ad intervenire e denunciare queste così ingiuriose mail, queste così prepotenti e per nulla autorizzate agenzie. Dov'è dopo aver parlato di diffamazioni che dovevano essere fermate, acquisti di recensioni che alteravano la sua stessa veridicità interna?

Le tante belle parole del Gufo, quelle promesse, quei "fasci", dell'erba, anzi, dell'erbaccia che c'è nel web non hanno riscontro in alcuna denuncia pubblica, e, ancor peggio, non sono state nemmeno nominate da Trip, da nessuna parte. Eppure noi, come Italia a Tavola, da tanto diamo la possibilità al Gufo di provare, di dimostrare la sua lotta alle falsità: basterebbe anche solo una denuncia, una diffida, e invece nulla... e mentre il Gufo sembra una per una, le tre scimmie (non vedo, non sento, non parlo), questi imbroglioni imperversano il web e svalorizzano il lavoro di ristoratori onesti - promuovendo, com'è ovvio, quello di chi il lavoro di ristoratore, se ha bisogno di questi pacchetti di recensioni, tanto bene non lo sa fare.

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Ancor peggio è da considerarsi il silenzio dei sindacati: nessuna comunicazione di servizio e utilità. Enti come Fipe - Federazione italiana pubblici esercizi o Confesercenti non segnalano, nemmeno loro, queste aziende che agiscono nell'ombra, come criminali, tramite mail che giocano con le parole e conseguentemente manipolano l'opinione dei lettori. Una denuncia, anche da parte dei sindacati, sarebbe cosa facile e soprattutto doverosa, ma invece tacciono, con la testa infilata sotto la sabbia, come struzzi.

E a rimetterci, in questa ristorazione che più che ristorazione, pare oggi uno zoo, tra scimmie, gufi e struzzi, sono i ristoratori onesti, che con questi altri animali nulla hanno a che fare, se non le sbarre. Quelle dietro cui sono costretti a restare, perché uscire da Trip è impossibile, uscire da questo circolo di falsità lo è altrettanto, e tutto quello che si può fare... pare davvero essere, fingersi chiusi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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12/02/2017 10:58:13
1) Quando la gente è davvero stupida
Questa gente merita solo un bal calcio nei coglioni.
Io Si



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