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Il nuovo Brut 1927 di Barone Pizzini celebra i 90 anni del Golf Franciacorta

Il Golf in Franciacorta ha il nome del Barone Edoardo Pizzini Piomarta e oggi il Brut 1927 ne celebra lo spirito sportivo pionieristico. Il 2017 è partito forte per la cantina tra fatturato in crescita e riconoscimenti

di Andrea Radic
 
16 marzo 2017 | 12:01

Il nuovo Brut 1927 di Barone Pizzini celebra i 90 anni del Golf Franciacorta

Il Golf in Franciacorta ha il nome del Barone Edoardo Pizzini Piomarta e oggi il Brut 1927 ne celebra lo spirito sportivo pionieristico. Il 2017 è partito forte per la cantina tra fatturato in crescita e riconoscimenti

di Andrea Radic
16 marzo 2017 | 12:01
 

Un 2017 ben avviato quello di Barone Pizzini, con il San Paolo 2013 di Pievalta tra i più premiati in assoluto da tutte le Guide del settore in Italia e un fatturato in crescita che consente l'acquisizione di due nuovi vigneti in Franciacorta (da 8 ettari) per un investimento di circa 1,8 milioni di euro complessivi. Ma la novità, la vera chicca è la celebrazione di un momento sportivo e storico particolare attraverso il lancio di un nuovo prodotto, l'anteprima a Milano con il Golf 1927 e il San Paolo Castelli di Jesi in magnum, abbinato alle creazioni dello chef Vittorio Fusari per un'esperienza enogastronomica di alto livello nel contesto molto chic del ristorante Pont de Fer.

Ugo Colombo e Silvano Brescianini - Il nuovo Brut 1927 di Barone Pizzini celebra i 90 anni del Golf Franciacorta
Ugo Colombo (presidente Barone Pizzini) e Silvano Brescianini

Esattamente novant'anni or sono, nel 1927, il Barone Edoardo Pizzini Piomarta, con pionieristica intuizione, fondò, nel verde di Borgonato (Bs) con la splendida cornice del lago d'Iseo, il Golf Club di Franciacorta, che seppe ben presto conquistarsi un posto di grande prestigio nell'ambito del panorama nazionale e non solo.

Così l’azienda vinicola, che ancora oggi ne porta il nome, vuole celebrare in grande stile la ricorrenza dedicandole un nuovo vino. La cantina di Provaglio di Iseo (Bs) - che tuttora conserva i libri contabili del Golf club dal 1926 al 1929 ed un filmato d'epoca dove si notano appunto diverse giocatrici impegnate con mazze e buche - presenterà quindi all’ormai imminente Vinitaly il suo nuovo e intrigante Franciacorta Brut Golf 1927, (95% Chardonnay e 5% Pinot nero) un Franciacorta avvolgente, delicato ed accattivante, vellutato ma di carattere.

La Barone Pizzini, alla kermesse veronese, dedicherà tuttavia anche grande spazio all’azienda marchigiana di proprietà, dedita al Verdicchio la cui riserva, il San Paolo Castelli di Jesi messo al primo posto dalla “Guida delle Guide” stilata dalla rivista tecnica Civiltà del Bere. «Ci sono volute ben 10 vendemmie - commenta Silvano Brescianini, direttore e socio dell'azienda - ma finalmente l'obiettivo di salire sul gradino più alto è stato centrato».

Il nuovo Brut 1927 di Barone Pizzini celebra i 90 anni del Golf Franciacorta

Il Verdicchio riserva di Pievalta è infatti a pari merito con altre 3 etichette di vini bianchi che hanno ottenuto i top ratings dalle guide più importanti del settore. «Questo successo - prosegue Brescianini - premia la nostra tenacia nel credere nel territorio dei Castelli di Jesi e per la quale debbo ringraziare in particolare il presidente Ugo Colombo, che ha sempre sostenuto il progetto con entusiasmo ed indispensabile supporto economico, ma anche Alessandro Fenino e Silvia Loschi che hanno condiviso la sfida trasferendosi in loco per gestire con passione e determinazione i vigneti di Pievalta».

Buone notizia dunque per Barone Pizzini cui si unisce il bilancio 2016, che sta per essere presentato ufficialmente e ha chiuso l’anno confermandosi oltre i 5 milioni di fatturato, mentre l'utile netto, quindi dopo le imposte, cresce ulteriormente superando la quota di circa 100mila euro. «Da due anni - spiega l'ad Piermatteo Ghitti -aumentiamo i ricavi grazie anche ad un sensibile miglioramento delle performance sui mercati esteri, pari oggi a circa il 12%, ma costantemente ancora in crescita. Inoltre dal 2014 le richieste dei nostri vini superano le quantità prodotte e ciò ci spinge anche ad ampliare le capacità produttive operando con investimenti in nuovi impianti che porteranno frutti dal 2020. Senza infine dimenticare che il legame che ci unisce a questa terra ci ha spinto ad acquistare altri vigneti perché, amando e credendo fermamente nella Franciacorta, vogliamo rafforzare la nostra presenza in questo territorio».

Per informazioni: www.baronepizzini.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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