Dalle pizze di Bonci ai prodotti locali
L'Osteria di Birra del Borgo a Roma
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Alla base dell'idea del
progetto che Leonardo di Vincenzo, fondatore di
Birra del Borgo ha portato da Spedino e Borgorose (Ri) a Roma, è l’accoglienza e il calore delle osterie di una volta. La tavola ritorna così ad essere luogo di socializzazione, con una cucina tradizionale e familiare firmata da Gabriele Bonci, l’indiscusso guru romano della pizza che proporrà piatti semplici da materie prime di piccoli selezionati produttori.
«Ma attenzione, qui non c’è lo chef - precisa subito Bonci - c’è l’oste». La birra è protagonista al pari della cucina: entra nei piatti e nei cocktails frutto delle sperimentazioni di Jerry Thomas di Vicolo Cellini. Ma soprattutto è attinta da 20 spine, di cui 4 linee a pompa, suddivise tra produzione di Birra del Borgo e di birrifici ospiti. Il locale si articola su 300 mq che comprendono anche un piccolo impianto, capacità 350 litri per cotta, destinato alla produzione di nuove birre da provare sul posto.
Gabriele Bonci (al centro) con i suoi collaboratori
Nello spazio anche botti di legno e anfore in terracotta per fermentazioni e affinamenti sperimentali. Non solo la birra sarà prodotta e consumata nel locale, ma anche l'offerta gastronomica viene confezionata a vista, sul banco di lavoro dietro a una grande vetrata. Da gustare una ricca selezione di salumi e formaggi dal Lazio e dall’Abruzzo, terre d’appartenenza del birrificio.
I coperti sono un centinaio tra sala ristorante, zona lounge tra cuscini e divani, cocktail bar e uno spazio raccolto per eventi speciali. Spazio anche all’arte in collaborazione con la galleria d’arte romana Varsi. Al centro della scena un grande bancone in ottone, identico a quello che si trova nella taproom del birrificio di Spedino. È la birra quindi ad unire forme e suggestioni diverse, tra buon cibo, arte e convivialità.
L’accoglienza è di Marco Valente che racconta i piatti, la loro storia e l’origine degli ingredienti. La cucina di Gabriele Bonci è legata alla terra e a chi la coltiva applicando metodi naturali, biodinamici e biologici. Saranno infatti le stagioni e la reperibilità degli ingredienti a dettare l’offerta del giorno. La pizza e i secondi di carne occuperanno un posto d’onore. Tagli di carne classici e insoliti, per non sprecare niente, cucinati in maniera semplice e familiare per esaltarne la qualità. La pasta e le orecchiette sono fatte tutti i giorni da Irma, sorella di Marco, e le mezze maniche e gli spaghettoni trafilati in bronzo sono di un fidato pastificio. Polli e animali da cortile garantiti ruspanti e le uova biologiche.
Accanto ai piatti ci sarà un menu più snello, fatto di piccoli assaggi da consumare al bancone Si potrà scegliere tra la pizza bianca romana farcita e la teglia in due formati, 30x30 e 60x30. Infine una formula tutta nuova: un piccolo benvenuto e una degustazione di cinque assaggi al taglio. Birra e cucina, come già raccontato nel progetto “Chef bizzarri”, che lo scorso anno ha coinvolto cuochi e ristoratori sul territorio nazionale, continueranno in nuovi accostamenti, più o meno bizzarri, tutti da scoprire.
Pollo arrosto ruspante
I materiali usati per la ristrutturazione del locale, a un passo da Piazza San Pietro, sono tutti naturali, come il legno dei boschi reatini e le doghe di botte divenute componenti di lampade.
Per informazioni:
osteria.birradelborgo.it