Cinquecento milioni di persone fuori dalla fame entro il 2030 attraverso impegni concreti dei 7 Paesi. È questo l'impegno del G7 agricoltura che approva all'unanimità la Dichiarazione di Bergamo che impegna tutti
i più importanti Stati del mondo a sviluppare produzioni sostenibili tutelando l'ambiente.
Il contributo all'azzeramento della fame da parte del G7 è stato illustrato dal Ministro
Maurizio Martina, come presidente G7 agricoltura, dopo la firma della dichiarazione in piazza Vecchia, nel cuore di Città Alta a Bergamo. «Sono 5 le priorità individuate dal G7 di Bergamo - ha spiegato Martina al termine del vertice - la principale è difendere i redditi dei produttori agricoli, soprattutto piccoli, dai disastri climatici, con mandato alla Fao per studiare azioni e individuare una definizione comune di eventi catastrofici che oggi manca. Aumento della cooperazione agricola, nel continente africano, dove il 20% della popolazione soffre di povertà alimentare. Impegno a rafforzare la trasparenza nella formazione dei prezzi e nella difesa del ruolo degli agricoltori nelle filiere soprattutto di fronte alle crisi di mercato e alla volatilità dei prezzi. Battere con nuove politiche gli sprechi alimentari, che oggi coinvolgono un terzo della produzione alimentare mondiale. Adottare politiche concrete per la tracciabilità e lo sviluppo di sistemi produttivi legati al territorio».