Ogni tanto, per sfuggire alla vita quotidiana o frenetica delle metropoli, ci ripariamo in qualche località di mare o di montagna, coccolandoci con le carezze delle onde o il caminetto con fuori la neve.
Ma perché così lontano? Perché non scoprire posti come
Al Castello a Sillavengo (No)? Qualche chilometro dall’uscita dell’autostrada ed è lì: in questo vecchio maniero ristrutturato, Sabrina e Antonio ci hanno messo i loro risparmi, la loro casa e tutta la loro passione mista ad un intrinseco senso di ospitalità.
Al Castello in bella stagione
Arrivato in un sabato pomeriggio, mi godo i grilli nel verde tutto attorno, musica rilassante a far da cornice e le acque limpide della piscina, che, seppur piccola, rimane scottata dai raggi del sole. Inframezzo il pomeriggio con un massaggio: la pratica scelta è quella di tradizione cinese, la cura dei dettagli negli arredi finto-attempati è la stessa messa nell’arte del benessere, e appena finito una vasta scelta di tè e tisane mi aspetta nella saletta relax.
Coccolato, mentre mi concedo qualche riflessione approfittando di tanto silenzio e tanta natura, mi affido al barman per un aperitivo: un martini cocktail ben fatto, nel suo bicchiere a coppetta, con qualche stuzzico degno di un ristorante di alta qualità: crostini e acciughe del Cantabrico, tartare di manzo porzione assaggio; formaggi della zona in più tipologie... Forse proprio da lì avrei potuto alimentare le mie speranze sulla cena, che infatti non si è fatta attendere e, al Q 33, il ristorante del castello, non ha deluso le aspettative.
Il bagno turco
Maurizio D’Andretta e il suo fedele e capace servizio di sala ci hanno regalato un’esperienza gourmet che le trovi solo a cercarle con cura. Non si venga qui nella speranza di trovare quei tanti luoghi comuni: sapori della tradizione, chilometro zero, qualsivoglia fil rouge capace di dare un senso alla logica dei piatti; qui gli unici cavalli a condurre il carro della cucina sono quelli che contano: qualità, di qualsiasi età o etnia, stagionalità, talento.
Per coloro che volessero recarsi ora, questo il menu della stagione invernale
CominciamoAstice, porcini, prezzemolo e salsa olandese
Anatra, cedro e noci Pecan
Vitello, puntar elle, lamponi e bagna coada
Ricciola, melagrana, mozzarella di bufala e balisico
Gli antipasti del menu invernale
Il RisoCarnaroli al nero, gorgonzola, gamberi rossi e pompelmo
Le paste… frescheCappellacci di baccalà, patate e mandarino
Fettuccine, zucca, animelle di vitello croccanti e salsa ristretta
Gnocchi di castagne, fagiano e provola affumicata
La carneCervo, zucca, tarassaco e salsa alla diavola
Maialino, topinambur, mela cotogna e liquirizia
La tavola
E il pesceDentice, pistacchi, verze e vongole
Calamaro, carciofi, acciughe e briciole
I nostri dessertCioccolato, fichi d’India, noci e rosmarino
Cachi, caffè, limone e meringa
Castagne, pere e vaniglia
Mela, frutta secca, frangelico e yuzu
La suite con spa privata
Finita la cena, un buon caffè, qualche chicca come digestivo, di nicchia e di una tradizione difficilmente ritrovabile fuori dal comune, e per finire a letto, in quelle splendide camere ristrutturate e rese il simbolo per eccellenza dell’accoglienza in pure stile made in Italy.
Per informazioni:
www.alcastello.it