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Laudemio, quintessenza di Toscana

 
02 marzo 2018 | 14:06

Laudemio, quintessenza di Toscana

02 marzo 2018 | 14:06
 

Laudemio oggi è il marchio che raccoglie gli oli di alta qualità di 21 aziende agricole di una sola terra, la Toscana, sotto un marchio che vuole essere ambasciatore dell'arte olearia del territorio.

“Ogni goccia di Laudemio è l'espressione unica e inimitabile del frutto, del luogo, del tempo e della mano del singolo produttore da cui ha preso vita”.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

Numeri
  • 21 aziende agricole
  • 21 storici cru olivicoli
  • 21 extravergine d'oliva
  • Una terra, un solo marchio, ambasciatore nel mondo della grande arte olearia toscana

I produttori
  • Azienda agricola Casa di Monte
  • Azienda agricola Casale Falchini
  • Azienda agricola Colognole
  • Azienda agricola Ferrale
  • Azienda agricola i Mori
  • Castello Sonnino
  • Conte Ferdinando Guicciardini
  • Fattoria di Grignano
  • Fattoria di Maiano
  • Fattoria i Bonsi
  • Fattoria le Sorgenti
  • Fattoria Pasolini dall'Onda
  • Fattoria Petrolo
  • Fattoria San Michele a Torri
  • Frantoio di Santa Tea - Gonnelli 1585
  • Frescobaldi
  • La Palagina
  • Marchesi Antinori
  • Marchesi Gondi - Tenuta Bossi
  • Tenuta Cantagallo
  • Tenute Ruffino

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

La storia
Nel Medioevo il laudemio era il fiore del raccolto, la parte destinata alla tavola del signore. Oggi il marchio Laudemio è ambasciatore sulle tavole degli intenditori di tutto il mondo della grande arte olearia toscana. Laudemio nasce a metà degli anni '80 quando una compagine di agricoltori, custodi di alcuni fra i più nobili cru olivicoli della regione, si strinse in un patto per l'eccellenza produttiva, in grande anticipo sulla legislazione nazionale ed europea. Un patto, oggi come allora, improntato a regole ferree e a un rigido controllo di qualità.

Storia, tradizione, genuinità, rispetto del territorio e dell'ambiente sono i principi che orientano il processo produttivo di Laudemio, dalla conduzione degli oliveti alla raccolta selettiva del frutto nel suo perfetto stadio di maturazione, dalla frangitura alla gramolatura, dall'estrazione rigorosamente a freddo fino all'imbottigliamento e all'accurata conservazione del prodotto.

La produzione
Oliveti
Gli oliveti delle aziende produttrici devono essere iscritti a un apposito albo che ne individua la tipologia e l’anzianità. Fra le condizioni determinanti figura anche l’idoneità degli oliveti in relazione alla natura dei terreni (spesso sassosi e tenaci), alla loro esposizione e alle varietà coltivate. Seguendo il principio che in Francia ha codificato i grandi cru del vino, il Laudemio deve saper esprimere il terroir di origine: le colline della Toscana centrale, un paesaggio unico e inconfondibile che l’uomo, con amore, rispetto e caparbietà, ha preservato inalterato nel tempo. Tutte le piante di olivo devono essere censite per numero e varietà e devono essere note le forme di allevamento.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

Raccolta
La raccolta delle olive, decisa in base all’andamento stagionale e alle caratteristiche del frutto, deve essere effettuata entro il 30 novembre e deve avvenire per distacco diretto. Un’accurata selezione, sebbene in un quadro complessivo di pregevole livello, premia solo i frutti migliori. La conservazione delle olive, per un’ottimale preservazione del frutto, deve avvenire in cassette e in strati non superiori ai dieci centimetri (in caso di utilizzo di cassette con fondo a rete o a graticcio gli strati possono raggiungere anche i quindici centimetri). I tempi di conservazione vengono stabiliti dal grado di maturazione del frutto, ma comunque non devono superare le 48 ore.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

Frangitura
La frangitura (rigorosamente a freddo) deve essere eseguita in frantoi che garantiscono le seguenti caratteristiche: lavaggio e defoliazione delle olive, molitura mediante macine o frangitori meccanici, vasche di raccolta in acciaio inox, temperatura dell’acqua nelle gramole non superiore a 28°C. È obbligatorio il filtraggio dell’olio per eliminare residui di lavorazione. Ogni anno le aziende devono comunicare (entro il 15 ottobre) il nome del frantoio ove avverrà la lavorazione.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

Commissione tecnica e imbottigliamento
In corrispondenza al periodo di frangitura le aziende associate devono comunicare i quantitativi di produzione e inviare all’apposita Commissione tecnica (composta da esperti professionisti) i campioni di olio che verranno sottoposti ad analisi chimica e sensoriale; un panel test accerta e qualifica la qualità dell’olio: solo un olio perfettamente genuino, integro e dalla straordinaria personalità organolettica potrà fregiarsi del nobile e ambìto marchio Laudemio. Tale esame, necessario per caratterizzare il Laudemio con precisi e univoci elementi di identificazione, tiene comunque in considerazione le peculiarità delle singole aziende così da garantire quella rispondenza alla tipicità del cru che rappresenta l’eccellenza del Laudemio.

Raccolta dopo raccolta, infatti, è andata via via delineandosi la personalizzazione del prodotto delle varie aziende e la sua costanza qualitativa in rapporto alle condizioni ambientali, ai cultivar e alle tecniche di coltivazione e lavorazione delle olive, al punto da poter descrivere un profilo del Laudemio su base aziendale. L’imbottigliamento deve avvenire in impianti di proprietà o in altri impianti autorizzati dei quali è stata accertata l’idoneità.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

Le caratteristiche
L’olio d’oliva, i cereali, le leguminose, gli ortaggi, la frutta e il vino sono da migliaia di anni i pilastri su cui poggia l’alimentazione dei popoli affacciati sul mar Mediterraneo. Centinaia di studi medico-scientifici, negli ultimi decenni, hanno analizzato ed esaltato le benefiche proprietà di questo bilanciato modello alimentare, noto nel mondo come Dieta mediterranea. Una particolare attenzione è stata rivolta all’olio extravergine di oliva: un succo vegetale dalle proprietà chimico-nutrizionali uniche, ricco di acidi grassi e microelementi antiossidanti introvabili in altri alimenti.

L’olio extravergine Laudemio, purissima spremitura a freddo di olive toscane perfettamente integre e colte al giusto stadio di maturazione, assomma in sé ed esalta tutte le eccellenti virtù del frutto dell’olivo. L’equilibrio senza pari tra acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi che caratterizza l’extravergine d’oliva (simile a quello del latte materno) fa di Laudemio un alimento ideale fin dallo svezzamento del bambino.

Nell’adulto, la composizione bilanciata tra acido oleico e vitamina F (acidi grassi della serie omega 3 e omega 6) di Laudemio svolge una preziosa funzione di diminuzione del colesterolo cattivo e di mantenimento dei livelli del colesterolo buono, contribuendo così alla protezione dei vasi arteriosi e del cuore. A ciò si aggiungono una delicata azione emolliente sui tessuti, e funzioni di protezione delle mucose gastrointestinali e regolazione digestiva.

Ma ciò che rende davvero unico nel gusto e nelle proprietà nutritive il Laudemio è il vasto e articolato corredo di molecole antiossidanti. Queste molecole incidono in profondità anche sull’aspetto, sul gusto e sui profumi dell’olio, definendone il carattere e la personalità. Lo straordinario profilo visivo, organolettico e aromatico di Laudemio è così non solo fonte di delizia per gli occhi e il palato, ma anche testimone della sua eccellente ricchezza nutritiva.

Ogni goccia di Laudemio è l’espressione unica e inimitabile del frutto, del luogo e della mano del produttore che l’ha creato. Compagno ideale dell’alta gastronomia, potente, prezioso, prelibato, l’olio extravergine d’oliva Laudemio è naturalmente ricco di intensi polifenoli e di fragranti sostanze aromatiche. Laudemio è l’autentica quintessenza dei profumi e dei sapori dell’arte olearia toscana.

(Laudemio, quintessenza di Toscana)

La bottiglia
La scelta di una bottiglia a sezione ottagonale, allora inedita per un olio, venne fatta per sottolineare e rafforzare l’eccellenza del Laudemio. Il modello, depositato dal Consorzio, si ispira al design retrò delle bottiglie di profumo francesi: le sfaccettature e il vetro trasparente esaltano il colore e i luminosi riflessi dell’olio.

La bottiglia dell’olio Laudemio è immediatamente  riconoscibile e molto funzionale: con le sue linee austere ed eleganti impreziosisce la tavola ed è di facile presa. Disponibile inizialmente solo nel formato da 500 ml, nel 1995 vennero introdotte le monodosi da 100 ml (destinata soprattutto ai mercati esteri per la ristorazione di alta gamma) e nel 2008 il formato da 250 ml. Completa la confezione l’astuccio esterno, necessario per proteggere la bottiglia dagli effetti nocivi della luce. Un’unica bottiglia e un’unica etichetta, quindi, per identificare - al di là dei marchi delle singole aziende - un olio al vertice dell’eccellenza, frutto di un’accurata selezione ed esaltazione di un preciso terroir.

Il mercato
Sin dalla sua prima apparizione sul mercato italiano nel 1989, con una produzione di circa 50mila bottiglie, l’olio Laudemio si impose come pregiato prodotto di nicchia, apprezzato per la sua grande qualità e tipicità. Negli anni Novanta vennero esplorati altri mercati, soprattutto europei, conquistati dalla cultura alimentare mediterranea e dalla tradizione olivicola toscana (Germania e Regno Unito).

Oggi il Laudemio è esportato soprattutto negli Stati Uniti e in Giappone, che coprono circa il 65% del volume: un successo che fa del Laudemio un indiscusso ambasciatore della civiltà agroalimentare toscana nel mondo, in modo particolare per i consumatori che privilegiano prodotti di qualità Premium.

Negli ultimi dieci anni la produzione di Laudemio ha seguito un trend di crescita regolare, attestandosi sulle 135mila bottiglie l’anno, destinate alla ristorazione di alto livello (in Italia e all’estero), alle enoteche e alle gastronomie.  

Per informazioni: www.laudemio.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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