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Bollicine Trentodoc con baccalà Connubio perfetto firmato Rotari

 
07 maggio 2018 | 09:54

Bollicine Trentodoc con baccalà Connubio perfetto firmato Rotari

07 maggio 2018 | 09:54
 

L’intensità del Rotari Flavio Riserva Brut millesimato 2009 Trentodoc si sposa perfettamente con la piacevole sensazione gustativa del baccalà, intenso e sapido, cotto al forno assieme alle cipolle caramellate.

L’importante Riserva di Rotari si rinnova nella sua veste con la nuova etichetta di Rotari Flavio. L’enologo Fabio Toscana ha selezionato uve Chardonnay provenienti da alcuni tra i migliori vigneti dei conferitori Rotari posti sopra i 700 metri di altitudine. Il vino base è stato fermentato in parte in acciaio e in parte in legno, esclusivamente rovere francese.

(Bollicine Trentodoc con baccalà Connubio perfetto firmato Rotari)

L’idea di partenza era di poter ottenere una grande “Riserva” sfruttando la speciale uva raccolta con qualche giorno di ritardo rispetto alla maturazione tecnica, in modo da poter ottenere maggiori profumi. Per realizzare questo ambizioso progetto, in seguito alla seconda fermentazione, Rotari Flavio ha riposato per oltre 8 anni sui propri lieviti in bottiglia, nel buio della cantina.

Una menzione particolare merita la liqueur d’expedition, preparata seguendo rigorosi parametri, adatta ad ottenere una conclusione perfetta e cremosa. Così facendo, gli enologi della Cantina Rotari sono riusciti a conferire una sensazione gustativa definita orizzontale, permettendo di assaporare gli aromi primari, secondari e terziari.

Questa nuova annata proposta si abbina perfettamente alla ricetta “Baccalà secondo l’Oca”, piatto proposto dallo chef Marco Olivieri de La Trattoria dell’Oca (trattoriadelloca.it), artistico e storico locale posizionato nel cuore di Napoli, a due passi dal famoso e affascinante lungomare Caracciolo. L’intensità di questo metodo Classico Trentodoc si sposa perfettamente con la piacevole sensazione gustativa del baccalà, intenso e sapido, sapientemente cotto al forno assieme alle cipolle caramellate, unite per equilibrare il piatto con intense sfumature dolci. Le sue piacevoli note finali cremose di crema Chantilly e cioccolato bianco accompagnano degnamente la forte aromaticità della cipolla e il gusto intenso del baccalà che lascia una piacevolissima persistenza gustativa.

RICETTA
Baccalà secondo l’Oca
Prendere del baccalà alto, dissalarlo bene e farlo a tocchetti di media grandezza. Passarli nella farina e poi friggerli rendendoli dorati. A parte, in un tegame, far appassire cipolla di Tropea, finemente tagliata, con olio evo e successivamente completare l’appassimento con vino rosso e aspettare che il tutto si asciughi. Verso la fine della cottura aggiungere un po’ di aceto di mele, uva passa e pezzetti di olive denocciolate. Una volta pronta la salsa, mettere in tegame da forno il baccalà con la salsa precedentemente preparata e farlo gratinare a 180°C per 10 minuti.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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