Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 19 aprile 2024  | aggiornato alle 08:30 | 104686 articoli pubblicati

A tavola con il design La mise en place crea identità

di Marco Reitano
presidente Noi di Sala
 
28 dicembre 2018 | 09:04

A tavola con il design La mise en place crea identità

di Marco Reitano
presidente Noi di Sala
28 dicembre 2018 | 09:04
 

Valorizzare la tavola con la giusta mise en place è uno degli elementi fondamentali per il ristorante che vuole comunicare un’identità. Purtroppo ancora oggi il peso che viene dato a queste scelte è spesso marginale.

Il cliente si conquista prima con gli occhi, quindi con le giuste decorazioni, bicchieri, posate e porcellane, tutti elementi non secondari e che contribuiscono a rendere l’esperienza indimenticabile. Le scelte vanno fatte considerando molteplici fattori. Prima di tutto, lo stile e l’ubicazione del ristorante. Ad esempio non è il caso di scegliere apparecchiature eccessivamente barocche per un ristorante in riva al mare, con vista onde, dove la freschezza e l’armonia dovrebbero soddisfare sempre le aspettative dei commensali. Vanno scelti colori chiari, leggerezza e anche semplicità. Per contro, nel centro di metropoli cosmopolite le scelte verranno influenzate dal design e dalle ultime tendenze, anche tecnologiche.

(A tavola con il design La mise en place crea identità)

Oltre al rispetto dello stile architettonico, la mise en place deve poi giustamente rappresentare il tipo di cucina e vini proposti, così da poter creare armonia emozionale nell’avventore. Vini importanti dovranno essere degustati nel giusto calice, per esaltarne le qualità e trasmetterne le potenzialità. Prediligiamo un calice leggero, che possa far degustare al meglio il prodotto, valutiamo l’ampiezza per i profumi e la forma per la struttura. Le porcellane, allo stesso modo, dovranno incorniciare la creazione dello chef come un quadro.

Non meno importante, poi, è il modo in cui si prepara il tavolo, il rispetto della pulizia e delle geometrie dei materiali utilizzati. Non dimentichiamo ovviamente di lasciare il dovuto “raggio d’azione” al cliente che spesso si vede riempita la tavola di accessori o vasellame che ne impediscono i movimenti rendendo la cena un percorso ad ostacoli.

L’abilità di un bravo uomo o donna di sala risiede proprio nel saper individuare le esigenze tecniche unendole a quelle estetiche. Il consiglio per tutti i nuovi imprenditori della ristorazione è quello di non farsi guidare solo da un bravo designer o architetto, ma di avvalersi dei consigli e degli accorgimenti di un professionista di sala che sa cosa vuol dire “ottimizzare gli spazi” o utilizzare una seduta piuttosto che un’altra, così come tavoli, bicchieri e posate. Come dice il proverbio: “a ciascuno il suo”. Quindi per un ristorante gradevole ben venga il bello, ma anche l’utile e il maneggevole. Il cliente potrebbe apprezzare ancora di più.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Festival Brodetto 2024
Union Camere
Cattel
Molino Spadoni

Festival Brodetto 2024
Union Camere
Cattel

Molino Spadoni
Molino Dallagiovanna