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Silvia Cirri, un progetto di vita tra solidarietà, medicina e vino

 
12 dicembre 2018 | 16:44

Silvia Cirri, un progetto di vita tra solidarietà, medicina e vino

12 dicembre 2018 | 16:44
 

Con la passione si possono spostare anche le montagne. E Silvia Cirri di passioni ne ha da vendere. A tal punto che è impegnata a tempo pieno su fronti anche diversi, ma tutti con un denominatore comune, il cuore .

Inteso come organo vitale, culla dell’anima e delle emozioni. Silvia Cirri è un medico, che in prima istanza è il Responsabile dell’Unità Operativa di Terapia Intensiva del Servizio di Anestesia e Rianimazione dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano. E già questa è una responsabilità di non poco conto. Ma al cuore, in questo caso molla per un impegno concreto solidale, non si possono mettere argini e la professoressa Cirri da oltre 20 anni è una volontaria senza frontiere. Nel 1993 ha dato vita insieme ad altri medici all’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo - Aici Onlus, di cui è vicepresidente.

Silvia Cirri (Silvia Cirri, un progetto di vita tra solidarietà, medicina e vino)
Silvia Cirri

È un’associazione laica e indipendente, senza scopo di lucro, che si pone una missione chiara: assistere e curare i bambini affetti da cardiopatie congenite in tutto il mondo, senza alcuna discriminazione di sesso, nazionalità, religione. L’organizzazione si avvale della collaborazione di medici che esercitano in alcuni dei più famosi e stimati centri ospedalieri nel mondo. Sono più di 150 i volontari - tra cardiologi, cardiochirurghi, anestesisti, intensivisti, infermieri e tecnici – che ogni anno partono in missione (a oggi circa 450) nei Paesi in via di sviluppo. In estrema sintesi, tanto per rendere l’idea di quale macchina solidale è stata messa in moto, sono state effettuate oltre 15 mila diagnosi e relative cure e 3.500 operazioni salva vita.
 
Una vita full proof quella di Silvia Cirri, che però è riuscita a trovare le energie per dedicarsi anche a un’altra declinazione del cuore, quella che vede protagonisti il mondo del vino e le sue intensità emotive. Galeotto fu un corso Ais frequentato a Milano, la sua città.

(Silvia Cirri, un progetto di vita tra solidarietà, medicina e vino)

Da lì l’idea. Coinvolge il nipote Giovanni Gastel Jr e l’amico Livio Aloisi e ridanno vita al Podere Conca Bolgheri (Castgenato Carducci, Li), una proprietà di famiglia che nel tempo si è trasformata in un’azienda vinicola.  Cinque ettari di vigneti impiantati a Chardonnay, Sauvignon Blanc e Viognier come uve bianche. Per le rosse sono stati scelti Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Ciliegiolo. In produzione Agapanto Bolgheri Rosso Doc 2015 (Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Ciliegiolo) ed Elleboro Igt Toscana 2016 (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Viognier).

Podere Conca è però anche olio e dal 1983, anno in cui l’antica uliveta della tenuta è stata arricchita di nuovi filari, produce l’Olio Extravergine d’Oliva Toscano.

Per informazioni: www.aicionlus.org
www.podereconcabolgheri.it

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