Proprietà benefiche (70% delle risposte) e piacere per il palato (66%) sono le principali ragioni che spingono i consumatori a mangiare pesce, la cui scelta di acquisto, con preferenza per quello fresco, dipende principalmente dalla provenienza (66%) e dall’aspetto (63%). Questi i primi risultati emersi dalla survey “Pesce a tavola: quali abitudini?” lanciata dall’Unc sul sito www.consumatori.it e sui suoi canali social e realizzata con la collaborazione di Assoittica, Associazione Nazionale delle Aziende Ittiche.
Il pranzo di pesce spopola a natale
Un trend che gode di un picco importante sotto le feste. Le mode e il calo dei consumi non frenano la voglia degli italiani di
festeggiare il Natale con pesci, molluschi e crostacei, protagonisti su oltre il 75% delle tavole della Vigilia, per una spesa che supera i 500 milioni di euro. È quanto emerge da una indagine Fedagripesca-Confcooperative in vista delle feste di Natale. Al Nord i prodotti ittici sono spesso in abbinamento anche con i prodotti di terra, al Sud diventano il “file rouge” del menu tutto di “magro” del 24 dicembre con antipasti, primi e secondi a base rigorosamente di specie ittiche di mare e di acqua dolce.
Rispetto al primo studio effettuato sull’arco dei 12 mesi si scopre che quasi la metà dei consumatori dichiara di mangiare pesce due/tre volte alla settimana e il 32% una volta a settimana, con un’importante preferenza per il pesce fresco (61% delle risposte), seguito dal
pesce congelato/surgelato (35% delle preferenze). Tra le motivazioni principali nel consumo di pesce, troviamo le proprietà benefiche di questo alimento, evidenziate dalle donne ancor più che degli uomini (74% vs 66% delle risposte).
Proseguendo nell’analisi dei dati, il costo (indicato da 32 consumatori su 100) e il poco tempo a disposizione da dedicare alla preparazione di questo alimento (31% delle scelte) sembrano rappresentare un freno ad un consumo maggiore di pesce. «Un dato questo - commenta il presidente dell’Unc
Massimiliano Dona - che evidenzia come prezzi e tempo siano due variabili che oggi più che mai incidono fortemente sul comportamento di consumo delle persone. Basti pensare che proprio il prezzo conquista il podio, al terzo posto con quasi il 50% delle preferenze, tra le variabili che maggiormente orientano le scelte di acquisto».