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Giro d’Italia delle restrizioni 8 Regioni più “severe” del decreto

Alto Adige, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Calabria, Campania hanno disposto misure più limitanti rispetto a quanto deciso dal Governo per il resto d’Italia. Ecco quello che è stato deciso.

 
22 marzo 2020 | 15:41

Giro d’Italia delle restrizioni 8 Regioni più “severe” del decreto

Alto Adige, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Calabria, Campania hanno disposto misure più limitanti rispetto a quanto deciso dal Governo per il resto d’Italia. Ecco quello che è stato deciso.

22 marzo 2020 | 15:41
 

Il Decreto firmato da Giuseppe Conte per la maggior parte d’Italia prevede anche la chiusura delle fabbriche con scadenza che resta quella originaria (3 aprile). Altrove invece i presidenti di 8 Regioni hanno scelto misure più drastiche anche in relazione al diffondersi del virus (Lombardia, Veneto e Piemonte le più tempestive). Ecco cosa è stato deciso.

Attilio Fontana, Luca Zaia, Alberto Cirio - Giro d’Italia delle restrizioni 8 Regioni più severe del decreto

Attilio Fontana, Luca Zaia, Alberto Cirio

Alto Adige
In Alto Adige disposto il divieto di sedersi sulle panchine, consentito l’uso delle piste ciclabili solo per coloro che devono recarsi a lavoro. Supermercati e attività alimentari dovranno rimanere chiusi la domenica, mentre nei giorni feriali la saracinesca dovrà abbassarsi alle 19. C’è la possibilità di fare attività all’aria aperta, ma rimanendo rigorosamente sotto casa e mantenendo la distanza obbligatoria di 3 metri da altre persone.

Lombardia
Il governatore Attilio Fontana, davanti al continuo via vai di runner attorno ai parchi cittadini e non solo, ha firmato un’ordinanza che dispone il divieto di fare attività all’aperto, se non sotto casa e rigorosamente in solitudine. Chiusi anche tutti i cantieri edili e gli studi professionali.

Piemonte
Vietati i mercati all’aperto laddove i sindaci non siano in grado di garantire il rispetto delle distante di sicurezza. Chiusi anche qui gli uffici pubblici con servizi non essenziali.Come in Lombardia: niente assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici, spostamenti verso le seconde case, la sosta davanti ai distributori h24 di alimenti e bevande, slot machine. Bloccata l’attività dei cantieri.

Veneto
Chiusura di supermercati e negozi di alimentari la domenica e nei giorni festivi, fino al 3 aprile. «Vale anche dopo il decreto di Conte», ha spiegato Zaia. Per chi esce da casa, anche con il cane, è stato fissato un limite ben preciso: 200 metri.

Emilia-Romagna
Già da oggi i supermercati e le rivendite di generi alimentari rimarranno chiusi la domenica, mentre sono stati annullati anche mercati e mercatini. «Ho scelto di bloccare le attività produttive nella provincia di Rimini, che è tra le più colpite dalla pandemia. Non escludo di farlo anche per altre province. I numeri lasciano senza fiato», spiega il governatore Bonaccini.

Campania
Il governatore Vincenzo De Luca è arrivato a evocare «il lanciafiamme» per chi intendesse organizzare «feste di laurea o di altro genere». Il presidente della Regione ha disposto il divieto totale di fare jogging: contro questa ordinanza è stato presentato anche un ricorso al Tar, che però ha dato ragione a De Luca.

Calabria
In Calabria la governatrice Jole Santelli ha firmato un’ordinanza che di fatto «blinda» la Regione. «Con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020 viene disposto il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dal territorio regionale - si legge nell’ordinanza -. Si potrà entrare o uscire dalla Calabria solo per spostamenti derivanti da comprovate esigenze lavorative legate all’offerta di servizi essenziali oppure per gravi motivi di salute. Ai trasgressori, alla luce della potenziale esposizione al contagio, si applica la misura immediata della quarantena obbligatoria per 14 giorni».

Sicilia
Anche la Sicilia ha scelto la via dell’isolamento: controlli a Messina su chi sbarca dai traghetti e un netta riduzione dei voli da e per Catania per limitare i viaggi alle sole situazioni di urgenza e improrogabile necessità. Il governatore Nello Musumeci ha ordinato che gli acquisti, anche di generi alimentari, possano essere fatti una sola volta al giorno. E che supermercati e negozi di generi alimentari debbano stare chiusi la domenica. Viene istituito anche il divieto di fare attività fisica all’aperto, Infine, misura rilevante, è stato decretato lo stop ai trasporti da e verso la Sicilia, con l’obiettivo di contrastare l’«importazione» dei contagi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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