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Il canone Rai fra Champagne e Carlo Marx

 
15 gennaio 2009 | 19:22

Il canone Rai fra Champagne e Carlo Marx

15 gennaio 2009 | 19:22
 

Perchè scomodare addirittura il padre del marxismo (comodo bersaglio perchè ora rinnegato dalle stesse sinistre) per chiedere il canone in un balbettante linguaggio da fumetto "Sturm Truppen"... per dire che l'abbonamento non costa un "capitale" - Costa soltanto 30 centesimi, afferma il povero Marx da burletta, mentre il sottosegretario alle Comunicazioni, Romani dice "via il canone per i redditi bassi" - E Enopress suggerisce: Champagne in omaggio per tutti i nuovi abbonati (forzati) alla RAI.

 Infatti, i nostri ammiccanti affabulatori RAI, disposti a ogni dissacrazione pur di reperire i fondidella malinconica TV di stato dovrebbero ispirarsi al più trendy brindisi di Fabrizio del Noce e sedurre gli abbonati con l'invio di un Dom Perignon a tutti gli italiani. La stessa cuveè stappata per il Capodanno in nome della Par Condicio: invio gratutito per gli abbonati e a carico del destinatario per i non-abbonati con sconto in caso di sottoscrizione di nuovo abbonamento.
Omaggio accompagnato con le istruzioni per l'uso in un CdRom che riproduce il brindisi di Fabrizio Del Noce per il Capodanno.

Alla Rai lo danno a bere
Siamo certi che l'immagine di Fabrizio del Perignon risulterebbe assai più accattivante e il messaggio di gran lunga più esplicito: in Rai lo danno a bere! naturalmente, champagne. Tanto più che una bottiglia di Dom Perignon costa molto più di un canone annuale...

Il sottosegretario Romani: redditi bassi, via il canone
Lo riferisce Il Corriere della Sera del 13 gennaio con un articolo di spalla nella rubrica "politica" a firma (m. gian.) Niente canone per le fasce deboli. Un centro di produzione Rai a Milano e stop al romanesco in tv. II sottosegretario alle Comunicazioni Paolo Romani sceglie i microfoni di Aria pulita, trasmissione della 7 Gold, per lanciare la riforma del Pdl sulla Rai. Assicura di avere la benedizione di Berlusconi, almeno per quanto riguarda il canone. «E ovvio che bisognerà trovare un modo per farlo pagare a tutti. Solo così sarà possibile abbassarlo e le fasce più deboli potranno avere il privilegio di non pagarlo per nulla». E aggiunge: «Il premier mi ha affidato l'incarico di diminuire questa tassa odiata dagli italiani. II problema è che l'evasione è alta: pari al 127%». Altra battaglia. Anche questa dal sapore leghista. Clonare Saxa Rubra e trasferirla a Milano. «Non è trasferendo un canale che si cambia qualcosa - conclude Romani -. La Rai deve avere più teste. Non solo quella romana. E poi, diciamolo, quel dialetto è fastidioso. Non voglio più sentire e mo' che ffamo, voglio la coniugazione dei congiuntivi, voglio un italiano corretto».

E mo' che ce bevemo?
Come non essere d'accordo con il sottosegretario Romani, soprattutto chiedendoci e chiedendo: E noi mo' che ce bevemo? E non ci dispiace sottoporre al sottosegretario Paolo Romani la domanda: che cosa ne pensa di un torinese, per di più funzionario della Tv pubblica, che tracanna champagne in diretta dal collo della bottiglia con la marca ben in mostra? "Da non credece"... direbbero in dialetto.

Fonte: www.enopress.it

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