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Zero plastica, 100% riciclabile Il nuovo packaging di Ruinart

La maison di Champagne, dopo due anni di ricerca, ha dato vita ad un packaging ecologico e nove volte più leggero del precedente. Un altro passo avanti per Ruinart verso la tutela dell'ambiente.

 
07 novembre 2020 | 12:40

Zero plastica, 100% riciclabile Il nuovo packaging di Ruinart

La maison di Champagne, dopo due anni di ricerca, ha dato vita ad un packaging ecologico e nove volte più leggero del precedente. Un altro passo avanti per Ruinart verso la tutela dell'ambiente.

07 novembre 2020 | 12:40
 

Un nuovo progetto a lungo termine per Maison Ruinart, che reinventa il packaging delle sue cuvée: R, R vintage, Rosé e Blanc de Blancs. Dopo più di due anni di studio nel campo della ricerca e sviluppo, le nuove confezioni sostituiranno i coffret della Maison. Si tratta di un packaging destinato a rivoluzionare il mercato delle confezioni regalo e dei coffret: è eco-compatibile, non utilizza plastica ed è interamente riciclabile.

Ruinart Rosé Second Skin - Zero plastica, 100% riciclabile Il nuovo packaging di Ruinart

Ruinart Rosé Second Skin

«Con questo packaging simile a una seconda pelle, da cui il nome “Second Skin” - ha detto Frédéric Dufour, presidente di Maison Ruinart - Maison Ruinart conferma il suo ruolo di precursore nel mondo dello champagne e il suo impegno in termini di responsabilità sociale e ambientale. Questo progetto rivoluzionario incarna il fermo impegno della Maison per uno sviluppo più sostenibile del packaging in tutte le fasi della realizzazione e della commercializzazione dei prodotti, dalla cura dei vigneti all'esperienza del consumatore».

Packaging rivoluzionario ed ecologico
Fin dalla sua fondazione nel 1729, Maison Ruinart si è contraddistinta per l’audace spirito innovatore. Oltre ad essere la prima Maison di produzione dello champagne, è stata anche la prima a commercializzare uno champagne rosé nel 1764, la prima ad acquistare le millenarie cantine di gesso ideali per l'invecchiamento dei vini, la prima a dare il via a una collaborazione con gli artisti nel 1896, commissionando ad Alphonse Mucha l’ideazione di una "campagna pubblicitaria" per la promozione dei suoi vini, nonché la prima ad utilizzare casse di legno per il trasporto delle sue bottiglie nel 1769.

Proprio grazie alla sua intraprendenza ed al suo spirito di iniziativa, la Maison ha sviluppato un innovativo packaging ultraleggero ed eco-responsabile, facilmente e completamente riciclabile, realizzato con fibre di legno naturali provenienti da foreste europee gestite secondo criteri sostenibili. Come una seconda pelle di carta, l’involucro segue perfettamente le linee delle curve caratteristiche della bottiglia permettendo di mantenere integro l’aroma Ruinart fino al momento della degustazione.

La trama naturale ed elegante è un richiamo alle Crayères, le storiche cave di gesso usate come cantine della Maison a Reims, dichiarate dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Una texture che ricorda quella del gesso, arricchita dalla finezza dei dettagli in rilievo e che rappresenta, da sola, una vera e propria meraviglia tecnologica.

Ruinart, continua innovazione negli anni - Zero plastica, 100% riciclabile Il nuovo packaging di Ruinart
Ruinart, continua innovazione negli anni

Sono stati necessari 7 prototipi prima di arrivare al risultato finale, ottenuto sperimentando diverse innovazioni tecnologiche nell'arte della fabbricazione della carta, modellata in un unico pezzo per riprodurre esattamente la forma della bottiglia. L'assenza di spigoli, grazie al preciso taglio ottenuto con un getto d'acqua ad alta pressione (processo sviluppato appositamente per Ruinart), conferisce all’insieme un'eleganza unica, così come il sistema di chiusura dotato di pulsante a scatto sagomato direttamente sull’involucro.

Questo nuovo cofanetto rappresenta un altro passo avanti nell'approccio olistico della Maison a uno sviluppo rispettoso dell'ambiente, dai vigneti alla degustazione, che integra tutte le fasi di elaborazione dello champagne, compresi il packaging, gli strumenti di servizio e la visibilità. Il nuovo imballaggio è nove volte più leggero di quello tradizionale e riduce l'impronta di carbonio del 60% rispetto all'attuale produzione di Ruinart, già oggi tra le più apprezzate dall'industria dello champagne.

Il debutto della Maison nel mondo dell’eco-design risale al 2012. Con l’abbandono dei codici visivi e delle forme familiari associate ai coffret utilizzati per le bottiglie di champagne, questo packaging rompe completamente con l'offerta tradizionale. Esso incarna la visione di Maison Ruinart di un prodotto più sostenibile e contemporaneo, con la speranza che questa iniziativa
possa ispirare altre Maison.

Ruinart Rosé in abbinamento alla pizza - Zero plastica, 100% riciclabile Il nuovo packaging di Ruinart
Ruinart Rosé in abbinamento alla pizza

Ruinart Rosé e la pizza
Il Rosé di Ruinart trova il suo connubio perfetto a tavola con la pizza gourmet, come quella del noto pizzaiolo Ciro Oliva. La pizza gourmet, espressione dello street food italiano di qualità, e lo champagne Ruinart si incontrano e, contaminandosi a vicenda, danno vita a un mix di gusto intrigante, inaspettato e sorprendente. I più grandi maestri pizzaioli hanno creato delle ricette speciali per degustare al meglio le loro pizze gourmet con Ruinart Rosé.

Fa parte del prestigioso Ruinart Network anche Ciro Oliva, proprietario della storica pizzeria Concettina ai Tre Santi. Semplicità, veracità ed esaltazione del gusto sono i valori in cui crede e che trasmette nelle sue meravigliose pizze da abbinare a un calice di Ruinart Rosé.

Per informazioni: www.ruinart.com

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