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Sicurezza alimentare a rischio, Coldiretti: 9 italiani su 10 non guardano l'etichetta

 
27 gennaio 2009 | 18:27

Sicurezza alimentare a rischio, Coldiretti: 9 italiani su 10 non guardano l'etichetta

27 gennaio 2009 | 18:27
 

Il fatto che nove italiani su dieci non guardino la data di scadenza dei prodotti alimentari in vendita conferma l'importanza dell'operazione realizzata dai Nas a tutela della salute pubblica. è quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l'azione dei carabinieri dei Nas che ha portato al sequestro di mille tonnellate di cibi avariati per un valore di 8 milioni di euro.
Sulla base dei dati Doxa solo il 13% degli italiani presta attenzione alla data di scadenza con il rischio concreto che i prodotti sequestrati potessero finire sulle tavole dei cittadini. Il 71% degli italiani si fida della qualità dei ciGestionale Italia a Tavolabi che acquista, ma la percentuale è destinata a crescere con l'estensione dell'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli alimenti fortemente sostenuto dalla Coldiretti e annunciato dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini per tutte le carni.

 Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva nonostante le resistenze delle lobbiy in Italia ed in Europa. Ma l'etichetta resta anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine.
è importante che l'Italia, leader nella qualità alimentare si faccia promotrice in Europa di una nuova normativa più attenta alla trasparenza degli alimenti per favorire i controlli e consentire ai cittadini di fare scelte di acquisto consapevoli.

La sofisticazione degli alimenti è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull'inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a rivolgersi all'acquisto di alimenti a basso costo. Le truffe alimentari incidono particolarmente sugli anziani e sulle famiglie numerose con le coppie con tre o più figli e le persone con più di 64 anni da sole o in coppia che destinano ben il 21,9% della spesa complessiva agli alimentari, nettamente superiore rispetto alla media nazionale del 18%.

Nel 2008 è praticamente raddoppiato il valore dei sequestri effettuati dai Carabinieri dei Nas di cibi e bevande sofisticate, a conferma dell'accresciuto interesse della criminalità nel settore dell'alimentazione per effetto della crisi economica.

 

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