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Oro Giallo, domina l'Emilia Romagna Bene anche Sicilia e centro Italia

 
17 febbraio 2009 | 18:16

Oro Giallo, domina l'Emilia Romagna Bene anche Sicilia e centro Italia

17 febbraio 2009 | 18:16
 

Pochi ma buoni: a dominare il concorso 'Oli extravergine di oliva Oro Giallo 2009”, svoltosi durante Oro Giallo 2009, Salone internazionale dell'Olio extravergine di oliva che si è concluso oggi al Mia a Rimini Fiera, è stata l'Emilia Romagna che sui 9 premi in totale se ne è aggiudicata 4. Sebbene abbia ancora una produzione di nicchia dal punto di vista delle quantità (l'intera regione copre poco più dell'1% del prodotto nazionale), l'Emilia Romagna si sta sempre più affermando per qualità eccelsa e genuinità del prodotto; qualità che getta le basi in una storia millenaria e nel recupero degli antichi cultivar autoctoni.
A una lunghezza di distacco, con 3 riconoscimenti, è arrivata la Sicilia, che oggi totalizza l'8% della quota di prodotto nazionale, ma che nel panorama generale si conferma come una delle aree emergenti per la produzione di "oro giallo". Gli ultimi due riconoscimenti sono andati a Umbria e Marche, a conferma di quanto il centro Italia abbia a cuore i prodotti fatti a regola d'arte.
 Tre le categorie: Fruttati leggeri, Fruttati medi e Fruttati intensi.

Fruttati leggeri
1° posto: Società agricola Il Borgo del Melograno (Emilia Romagna)
2° posto: Frantoio Paganelli (Emilia Romagna)
3° posto: Oleificio Pasquinoni (Emilia Romagna)

Fruttati medi
1° posto: Azienda agricola Decimi (Umbria)
2° posto: Azienda agricola Pacioni Barbara (Marche)
3° posto: Frantoio Paganelli (Emilia Romagna)

Fruttati intensi
1° posto: Viragì Sas (Sicilia)
2° posto: Azienda agricola Domenico Bonanno (Sicilia)
3° posto: Baglio Ingardia di Maria Giuseppa e Rosa Maria Ingardia (Sicilia)


La giuria, analisi alla cieca
Tra gli addetti ai lavori il premio, che giunto alla quinta edizione viene assegnato tra tutti i partecipanti a Oro Giallo, è considerato un riconoscimento di grande prestigio anche grazie alla rigidità della selezione e all'autorevolezza delle Istituzioni coinvolte nelle preventive analisi dei prodotti; analisi che devono essere necessariamente superate per aver le porte spalancate all'area espositiva.
L'ente che provvede alle attente analisi sensoriali, fatte alla cieca (ovvero senza sapere di chi è il prodotto), è l'Università di Bologna (facoltà di Cesena) supportata, in questa delicata attività, da Olea (Organizzazione laboratorio esperti assaggiatori). Preselezione accompagnata, a totale garanzia della qualità del prodotto esposto, da un ulteriore paletto da superare: l'olio, per essere ammesso nell'area espositiva, deve derivare solo ed esclusivamente da produzione diretta (ovvero non si tratta di imbottigliatori di oli di varia provenienza).
 
Le analisi sensoriali degli oli partecipanti al concorso sono state svolte da un panel misto, costituito dagli assaggiatori esperti dell'Università di Bologna e dell'associazione Olea, condotti dal capo-panel Lorenzo Cerretani, che ha così commentato i risultati del concorso: «Ottimi piazzamenti per gli oli della Romagna, che hanno fatto incetta di premi nella categoria leggeri, con conferme di Paganelli e Pasquinoni e la interessante vittoria della nuova azienda Borgo del Melograno che si è classificata prima con la Dop Colline di Romagna. Per quanto riguarda la categoria fruttati medi, abbiamo visto l'affermarsi anche in questo caso di una nuova azienda umbra, che ha iniziato la produzione di olio da due anni soltanto. Infine, strapotere degli oli siciliani per la categoria fruttati intensi, con alcune conferme e nuovi ingressi sul podio».

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