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Olio, etichetta obbligatoria Zaia: finalmente più trasparenza

06 marzo 2009 | 14:15
Olio, etichetta obbligatoria Zaia: finalmente più trasparenza
Olio, etichetta obbligatoria Zaia: finalmente più trasparenza

Olio, etichetta obbligatoria Zaia: finalmente più trasparenza

06 marzo 2009 | 14:15
 

Dopo che il Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea aveva approvato la modifica del regolamento europeo riguardante l'etichettatura dell'olio d'oliva, oggi la Commissione ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il provvedimento.
«Siamo molto soddisfatti che la legge sull'etichettatura obbligatoria per l'olio d'oliva da oggi sia diventata 'legge europea” - ha commentato il ministro delle Politiche agricole alimentati e forestali Luca Zaia. La consonanza tra la nostra politica e quella della Commissaria europea all'agricoltura, Mariann Fischer Boel viene confermata ancora una volta. Da oggi abbiamo quindi a disposizione uno strumento prezioso per difendere i nostri produttori di olio e per tutelare il made in Italy. L'obbligo di indicare in etichetta l'origine degli oli extravergini e vergini di oliva è il risultato di una battaglia condotta con tenacia e convinzione».

 Il provvedimento entrerà in vigore dal prossimo primo luglio ed «è un passo importante nella difesa della qualità e della trasparenza - aggiunge il ministro Zaia - perché fornisce al consumatore la possibilità di distinguere il prodotto italiano dagli oli di oliva provenienti dagli altri Paesi comunitari e non comunitari. D'ora in poi tutti sapranno esattamente cosa stanno comprando. Il provvedimento è anche lo strumento di cui avevamo bisogno per combattere al meglio le contraffazioni e le truffe: nessuno potrà più spacciare impunemente per italiano l'olio proveniente da altri Paesi».

«La decisione dell'Unione Europea di rendere obbligatoria l'indicazione dell'origine dell'olio di oliva apre la strada all'etichettatura trasparente per tutti i prodotti alimentari che sono ancora anonimi, dal latte a lunga conservazione a tutti i formaggi, dalla carne di maiale a quella di coniglio ed agnello, dai succhi di frutta alle conserve vegetali». è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini che nel commentare positivamente il via libera della Commissione europea a nuove norme Ue sull'etichettatura d'origine obbligatoria per l'olio d'oliva, sottolinea che con la storica svolta dell'Unione Europea cadono gli ostacoli alle norme già in esistenti in Italia e alle iniziative del Governo e del Parlamento a sostegno dell'obbligo di indicare il luogo di origine e provenienza della materia prima agricola utilizzata per tutti gli alimenti.

L'estensione dell'obbligo di indicare in etichetta l'origine delle olive impiegate nell'extravergine in tutti i Paesi europei è una risposta coerente alla necessità di combattere le truffe e di garantire la trasparenza alle scelte di acquisto dei consumatori per evitare che si spacciato come made in italy olio spremuto da olive spagnole, tunisine o greche. Nel 2008 l'Italia ha importato circa 500 milioni di chili di olio di oliva che in assenza di etichettatura si 'confondono” con la produzione nazionale che è stata pari a poco più di 600 milioni di chili, in aumento del 10% rispetto allo scorso anno e di alta qualità.

Anche Confagricoltura accoglie con soddisfazione la decisione della Commissione europea che rende obbligatoria l'origine in etichetta per l'olio d'oliva. è un ulteriore elemento nell'ottica della chiarezza e della competitività che può consentire al nostro sistema Paese di recuperare terreno sui mercati nazionali ed esteri, in un momento di forte crisi del settore. Occorrerà adesso avviare una adeguata campagna di informazione per consentire al consumatore una scelta consapevole, in un mercato dell'olio d'oliva finalmente più trasparente.
Confagricoltura si augura anche che le risorse stanziate dall'art. 14 della legge 205/2008 (2,6 milioni di euro) per avviare azioni di promozione e comunicazione sull'olio d'oliva siano destinate a valorizzare la "italianità'" del prodotto.


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