«Crediamo sia un prodotto con forti potenzialità di crescita – spiega Giuseppe Sartori, coordinatore commerciale della Beato Bartolomeo – che si inserisce nel felice mercato degli spumanti come vino autoctono, e quindi in grado di calamitare l'attenzione del pubblico».
Per la Cantina Beato Bartolomeo la spumantizzazione del Vespaiolo ha origini lontane: «è il frutto di una felice intuizione della nostra cantina risalente agli anni Sessanta – commenta il presidente, Piergiorgio Laverda – ma oggi ancor più di ieri il Vespaiolo Spumante rappresenta un'efficace alternativa di territorio per gli appassionati di bollicine. Un vino mai banale, lontano dai soliti gusti».
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La spiccata freschezza, propria dell'uva vespaiola, insieme ad una piacevole aromaticità che spazia tra le note fruttate e un delicato floreale, ne fanno una proposta alternativa a tante bollicine standardizzate. Per farlo conoscere, nei prossimi mesi prenderà avvio il tour dei Vespaiolo Party, un calendario di serate che toccherà le principali piazze del Veneto ed inoltre ci si può iscrivere al fans club su Facebook dedicato al 'Vespaiolo, bollicine alternative”.
Cantina Beato Bartolomeo da Breganze Scarl
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