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Mangiare “di stagione” è fondamentale In autunno… castagne e sedano rapa!

Un prodotto di stagione deve essere coltivato nel periodo “naturale” cioè quando le condizioni ambientali gli permettono di contenere caratteristiche organolettiche che ci forniscono benessereIn questa stagione il primo posto è sicuramente dei legumi, i ceci in primis, poi castagne, sedano rapa, broccoli...

di Milly Callegari
 
25 ottobre 2015 | 09:49

Mangiare “di stagione” è fondamentale In autunno… castagne e sedano rapa!

Un prodotto di stagione deve essere coltivato nel periodo “naturale” cioè quando le condizioni ambientali gli permettono di contenere caratteristiche organolettiche che ci forniscono benessereIn questa stagione il primo posto è sicuramente dei legumi, i ceci in primis, poi castagne, sedano rapa, broccoli...

di Milly Callegari
25 ottobre 2015 | 09:49
 

Zucca e melone hanno la loro stagione! Proprio vero. Cambiano le stagioni e il nostro corpo si deve adattare, ma la natura ci rende tutto più semplice. Più calorie, meno integrazione di liquidi, proteine a volontà sia vegetali che animali. Impariamo ad ascoltare il nostro corpo, prestiamo più attenzione a quali sono realmente i prodotti di stagione perché non è sufficiente trovarli in commercio, un prodotto di stagione deve essere coltivato nel periodo “naturale” cioè quando le condizioni ambientali gli permettono di contenere caratteristiche organolettiche che ci forniscono benessere.



Troviamo i pomodori ormai tutto l’anno, ma quelli che riempiono i banchi ortofrutticoli sebbene molto rossi contengono il giusto tasso di licopene? Non direi! Comunque sono decisamente commestibili! In questa stagione il primo posto è sicuramente detenuto dai legumi, i ceci in primis, poi le castagne, broccoli, cavoli, verze e un ortaggio, il sedano rapa, poco utilizzato ma degno di menzione perché ha proprietà diuretiche, antinfiammatorie e demineralizzanti grazie ai sali minerali, vitamine nonché fibre, oli essenziali, carboidrati e proteine a cui però dobbiamo attribuire l’effetto allergizzante che svolge su soggetti sensibili.

Se la sensibilità è ridotta allora la cottura ne riduce l’effetto. La cosa interessante è che per 88% è costituito da acqua il che lo rende poco calorico. Molto versatile in cucina perché si adatta sia per preparazioni salate che dolci e soprattutto cambia sia di consistenza che di gusto a seconda se utilizzato crudo o cotto. Più calorica ma molto sana e anch’essa molto versatile è la castagna. Ricca di amidi, che si trasformano in zuccheri semplici durante la cottura per cui attenzione ai diabetici, contiene anche grassi, proteine, sali minerali, vitamine idrosolubili (soprattutto del gruppo B e la C ).



La farina è indubbiamente il prodotto più interessante perché può sostituire farine che producono glutine nelle preparazioni per celiaci e non solo! Se cuociamo in forno a 90 gradi per 5 ore la farina distesa su una placca, la lasciamo raffreddare, otteniamo un composto impagabile per creare pasta fresca o per utilizzarla per creare ottimi bignet! Basta seguire la ricetta base per la pasta choux e sostituire le farine. Mettendo insieme questi prodotti si possono ottenere delle golose ricette.

Ricetta del mese: Crema di sedano rapa, tagliolini di castagne con burro alle alici e grana

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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