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Salmone Ogm sulle tavole italiane? Contrario il 76% dei cittadini

Negli Usa è stato dato il via libera alla commercializzazione del salmone Ogm, ottenuto tramite un processo considerato da molti invasivo e preoccupante. 8 italiani su 10 si dichiarano contrari al biotech nel piatto

 
23 novembre 2015 | 10:43

Salmone Ogm sulle tavole italiane? Contrario il 76% dei cittadini

Negli Usa è stato dato il via libera alla commercializzazione del salmone Ogm, ottenuto tramite un processo considerato da molti invasivo e preoccupante. 8 italiani su 10 si dichiarano contrari al biotech nel piatto

23 novembre 2015 | 10:43
 

Lo zoo degli animali Ogm si arricchirà presto di un nuovo elemento: il salmone Ogm. Un pesce geneticamente modificato in modo tale da raggiungere la maturità in metà tempo. Oggi infatti per la specie atlantica occorrono tre anni. Ad ottenere il via libera alla produzione dei primi salmoni Ogm in America è l'azienda biotech americana AquaBounty Technologies, secondo cui - riferiscono i media Usa - l'operazione ridurrà anche l'impatto ambientale associato all'acquacoltura, oltre ai costi di produzione.



La Food and drug administration (Fda), l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via libera all'operazione, a condizione che venga allevato soltanto in due stabilimenti attrezzati in Canada e a Panama, dentro vasche buie e chiuse. In ogni caso l'arrivo sulle tavole americane dei primi salmoni Ogm - battezzati AquaAdvantage salmon - non sarà immediato: secondo le previsioni questo pesce arriverà sul mercato prima del 2018.

Nel frattempo il salmone atlantico Ogm è già stato denominato “Frankenfish”, “pesce Frankenstein”, per la sua capacità di raggiungere già a 16-18 mesi le dimensioni che gli stessi esemplari non Ogm raggiungono a trenta, quando diventano adulti. Eppure la Fda ha fatto sapere che in base ai test condotti «non ci sono differenze biologicamente rilevanti nel profilo nutrizionale del salmone “AquAdvantage”, a confronto con i salmoni da allevamento». Secondo i critici invece il salmone Ogm potrebbe causare allergie e la possibile decimazione della popolazione di salmoni naturali, se riuscisse a scappare e riprodursi nelle acque dell'oceano. Da parte sue la Food and drug administration garantisce che il pesce “AquaAdvantage” sarà di sesso femminile e sterile nella maggior parte dei casi.

Se negli Stati Uniti alla vendita del supersalmone si sono opposti consumatori e ambientalisti, in Italia sono contrari al biotech nel piatto quasi 8 cittadini su 10 (76%) secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. Di fronte ad una escalation nell’applicazione delle biotecnologie al regno animale, con modificazioni genetiche e clonazioni, occorre intervenire tempestivamente con un adeguamento delle normative comunitarie per impedire l’importazione di questa preoccupante novità di cui non si sente certamente il bisogno. Una esigenza che è ancora più evidente alla luce del negoziato in atto sul libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti, il cosiddetto Ttip (il patto transatlantico per il commercio e gli investimenti).

«Non vogliamo negare i processi di innovazione tecnologica - spiega Giampaolo Buonfiglio, presidente del settore agro ittico alimentare dell’Agci, l’associazione generale delle cooperative italiane - ma siamo perplessi: temiamo che questo tipo di autorizzazioni possano aprire percorsi difficilmente controllabili, creare sospetto nei consumatori e ripercussioni sul mercato». Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo, non è contrario a prescindere agli Ogm: «Purché siano sicuri e i cittadini vengano informati sull’origine dei prodotti. Ma in Italia sarebbe una scelta commercialmente sbagliata: abbiamo una tradizione alimentare di eccellenza».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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