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Contraffazione, oltre 36mila controlli e 54mila sequestri dell’Icqrf nel 2014

Nel 2014 l'Icqrf ha effettuato più di 36mila controlli e circa 10mila verifiche di laboratorio, che hanno portato a più di 54mila prodotti alimentari sequestrati, per un valore complessivo di 43 milioni di euro

 
21 aprile 2015 | 14:45

Contraffazione, oltre 36mila controlli e 54mila sequestri dell’Icqrf nel 2014

Nel 2014 l'Icqrf ha effettuato più di 36mila controlli e circa 10mila verifiche di laboratorio, che hanno portato a più di 54mila prodotti alimentari sequestrati, per un valore complessivo di 43 milioni di euro

21 aprile 2015 | 14:45
 

Sul sito del Mipaaf (ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali) è stato pubblicato il report dell’attività operativa dell’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf) relativo all’anno 2014. Sono stati oltre 36mila i controlli ispettivi, quasi 10mila verifiche di laboratorio, più di 54mila prodotti controllati e sequestri per un valore di circa 43 milioni di euro. Sono questi i principali numeri presentati all’interno del report.



L’Ispettorato repressione frodi, in qualità di Autorità italiana ex officio, si è impegnato in particolare sul fronte della tutela del prodotti Dop e Igp a livello internazionale e sul web. Come organismo di contatto in sede Ue per l’Italia nel settore vitivinicolo inoltre, ha attivato procedure a tutela dei principali vini di qualità come ad esempio il blocco della vendita di finto Prosecco nel Regno Unito e in Germania. Complessivamente sono state 287 le segnalazioni alle rispettive Autorità competenti, sia in Europa che in Paesi extracomunitari, di usurpazioni e evocazioni relative a prodotti che indebitamente facevano riferimento a denominazioni registrate italiane tra le più rinomate a livello internazionale.

L’Icqrf, collaborando con le principali forze di polizia, ha partecipato ad alcune tra le principali operazioni di contrasto alla criminalità in campo agroalimentare come ad esempio l’operazione “Vertical Bio”, che ha bloccato profitti illeciti derivanti dalla commercializzazione in tutta Europa di falsi prodotti biologici, oppure le operazioni a tutela dell’olio d’oliva italiano “Fuente” e “Olio di carta”. Un ruolo molto importante è stato svolto dall’Ispettorato anche nell’attuazione di Campolibero che ha introdotto semplificazioni di grande portata per il mondo agricolo, come ad esempio l’estensione dell’istituto della diffida a tutte le violazioni alle norme che disciplinano la produzione e il commercio dei prodotti alimentari e dei mezzi tecnici.

«Il lavoro che ogni giorno svolgono le donne e gli uomini dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi - ha commentato il Ministro Maurizio Martina - ci permette di raggiungere risultati eccezionali nella lotta alla contraffazione alimentare. Il sistema dei controlli rappresenta una storia di successo per il nostro Paese, ma dobbiamo continuare su questa strada perfezionando sempre di più questo sistema. Tra le principali sfide che ci attendono in questo campo - ha continuato Martina - c’è il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti sul web e proprio per questo abbiamo firmato un protocollo d’intesa con eBay che, attraverso una stretta collaborazione con l’Icqrf, ci consente di velocizzare l’individuazione e la rimozione dal web di falsi prodotti Made in Italy».

«La lotta alla contraffazione agroalimentare - ha concluso il Ministro - sarà uno dei temi principali che affronteremo durante il semestre dell’Esposizione universale. Presenteremo ad oltre 140 Paesi il nostro sistema di controlli, uno dei migliori a livello europeo, proseguendo il lavoro fatto a Lodi a marzo con il Forum Internazionale sulla tutela del cibo vero. In quell’occasione abbiamo riunito i principali organismi di controllo internazionali per un confronto e un potenziamento degli strumenti di contrasto alle frodi in campo agroalimentare. Sono state individuate buone pratiche e obiettivi condivisi, un lavoro che porteremo sul tavolo della discussione ad Expo per giungere a un salto di qualità nella lotta alla contraffazione internazionale del cibo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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