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Trend positivo per i cibi senza glutine Una persona su 2 li mette nel carrello

L’andamento del mercato è sempre in crescita, tanto che l’acquisto dei prodotti senza glutine nella Grande distribuzione è passato dal 32% del 2014 al 50% del 2015. Nello stesso anno Il trend nei negozi è stato positivo: +20,6% le vendite in valore, +19,3% in volume, +19,5% il numero delle referenze

di Juri Piceni e Mariapia Gandossi
 
09 ottobre 2016 | 09:34

Trend positivo per i cibi senza glutine Una persona su 2 li mette nel carrello

L’andamento del mercato è sempre in crescita, tanto che l’acquisto dei prodotti senza glutine nella Grande distribuzione è passato dal 32% del 2014 al 50% del 2015. Nello stesso anno Il trend nei negozi è stato positivo: +20,6% le vendite in valore, +19,3% in volume, +19,5% il numero delle referenze

di Juri Piceni e Mariapia Gandossi
09 ottobre 2016 | 09:34
 

Si parla sempre più spesso di “senza glutine” pensando che i prodotti siano destinati solo alla fascia di popolazione che soffre di celiachia o di intolleranza, ma in realtà i dati del mercato ribaltano la situazione: l’acquisto dei prodotti per celiachia o sensibilità al glutine è solo una piccola parte di questo mercato. Le altre fette se le dividono: le tendenze salutistiche, il mercato del benessere e la libera scelta.



L’andamento del mercato è sempre in crescita, tanto che l’acquisto dei prodotti senza glutine nella Grande distribuzione (Gdo) è passato dal 32% del 2014 al 50% del 2015, segno che almeno una persona su due mette nel proprio carrello della spesa un prodotto senza glutine. In generale i prodotti “senza” nel 2015 hanno registrato un giro d’affari di 1,995 miliardi di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente del 5,7%.

In generale, il settore degli alimenti senza glutine risulta ancora in forte crescita. Il trend nei negozi è stato tutto in positivo: +20,6% le vendite in valore, +19,3% le vendite in volume, +19,5% il numero di referenze, +0,8% le rotazioni medie per referenza e infine +23,3% le vendite in valore medie settimanali per punto vendita.



Più nello specifico, l’ultimo rapporto Coop segnala i trend dei principali segmenti di mercato per quanto riguarda il senza glutine. Da maggio 2015 a maggio 2016 sono stati molto significativi gli aumenti: i dolci hanno registrato un +25,4% di vendite a valore e un +23,9% di referenze per punto vendita. Il pane è a +41,9% di vendite a valore mentre si registra solo un +7,5% del numero di referenze per punto vendita. Al contrario i sostituti del pane registrano trend molto positivi: +40,7% e +27,4% rispettivamente per vendite a valore e numero di referenze per punto vendita. Positiva anche la pasta, che dal 2015 al 2016 vede un +19,5% per le vendite a valore e un +11,5% per numero referenze per punto vendita.

E le aziende? Per quanto riguarda l’Italia viviamo in un momento felice: nel 2007 le aziende che producevano prodotti senza glutine erano solo 280, mentre già nel 2012 sono aumentate a 613 (fonte Nielsen), segno non solo della crescita del mercato ma anche dell’interesse da parte dei produttori che trainano la filiera.



Infatti, se vediamo le percentuali, il 63% delle aziende hanno una produzione sia “con” che “senza glutine”, mentre solo il 32% delle aziende si è dedicato esclusivamente al senza glutine. Del restante 5% fanno parte i macchinari che naturalmente sviluppano i prodotti in base alle esigenze del mercato, ma non dedicandosi esclusivamente ad un settore.

Le aziende hanno ipotizzato una crescita del mercato per i futuri due anni che va dal 6 al 25%, segno di un mercato sempre in movimento. Ma un ruolo dominante probabilmente in futuro l’avranno i ricavi derivati dalla libera vendita. Ciò non significa necessariamente Gdo, perché la soddisfazione maggiore per quanto riguarda il canale di vendita è data proprio dal negozio specializzato. Il vantaggio sicuramente è nell’ampia gamma dei prodotti che il negozio si può permettere al contrario della Gdo, che ha regole più rigide e non può scendere a compromessi con i piccoli produttori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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