Al Grand Hotel Majestic di Bologna, da sempre vocato all’arte e frequentato da Marinetti che qui tenne la sua celebre mostra-blitz nella notte tra il 20 e il 21 marzo 1914, è allestita fino al 10 dicembre la mostra “Pranzo improvvisato” a tavola con i futuristi. Ospitata in occasione del festival internazionale del fumetto, la rassegna vede la partecipazione di illustratori da tutto il mondo che hanno rivisitato e illustrato le ricette originali e anticonformiste de “La cucina futurista”, singolare manifesto gastronomico pubblicato nel 1932.

«No alla pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana, no a forchette e coltelli, si a vitamine, centrifughe, macchine per emulsionare ed estrarre succhi». Parola di Tommaso Marinetti autore, insieme al pittore Fillìa (alias Luigi Colombo) del singolare manifesto gastronomico.
La loro tavola anticonformista ha ispirato le opere di 22 illustratori che, da tutto il mondo, espongono i loro lavori in occasione del Festival Internazionale di fumetto BilBOlbul.
Un banchetto per gli occhi rappresentato nell’introduzione dagli autori con queste parole: «Questa nostra cucina futurista, regolata come il motore di un idrovolante per alte velocità, sembrerà ad alcuni pazzesca e pericolosa mentre, al contrario, vuol finalmente creare un’armonia tra il palato degli uomini e la loro vita di oggi e di domani».

L’esposizione intitolata appunto “Pranzo improvvisato” è alla sua seconda edizione e raccoglie le opere di artisti provenienti dall’Italia, Germania, Stati Uniti, Finlandia folgorati dall’originalità di questa avventura ai confini dell’universo alimentare interpretando liberamente una ricetta tratta dal manuale. Un’operazione interessante perché ogni piatto per Marinetti e Fillìa era da intendere come opera d’arte: esperienze sensoriali e capacità di eccitare la fantasia prima di tentare le labbra. Le ricette non hanno un nome ma un titolo come Paradosso Primaverile, Carneplastico, Apparizioni Cosmiche, Akgaspuma Tirrena. A sostenere l’iniziativa, tra gli altri, lo chef Claudio Sordi e la Cantina Valpolicella Negrar che dal 1933 ha fatto la storia del vino in Valpolicella dando origine all’Amarone.
Gran Hotel Majestic
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