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Bergamo dice addio a Mario Tresoldi Precursore della moderna panificazione

Mario Tresoldi si è spento a 83 anni per infarto, a lui si deve la Boutique del Pane, per decenni esempio di buona panificazione. Roberto Capello, presidente Aspan Bergamo, lo ricorda come «grande amico e grande maestro»

di Roberto Vitali
 
16 gennaio 2017 | 15:32

Bergamo dice addio a Mario Tresoldi Precursore della moderna panificazione

Mario Tresoldi si è spento a 83 anni per infarto, a lui si deve la Boutique del Pane, per decenni esempio di buona panificazione. Roberto Capello, presidente Aspan Bergamo, lo ricorda come «grande amico e grande maestro»

di Roberto Vitali
16 gennaio 2017 | 15:32
 

Si svolgeranno domani pomeriggio, alle 14.30, nella Chiesa della Madonna delle Grazie a Porta Nuova di Bergamo, i funerali del noto panificatore Mario Tresoldi, morto sabato sera alle Cliniche Humanitas Gavazzeni a causa di un infarto. Aveva 83 anni. La salma sarà cremata al cimitero monumentale, dove l’urna delle ceneri sarà conservata. Per tutta la giornata di ieri è continuato l’omaggio alla salma nella camera mortuaria della “Gavazzeni”: con i parenti (Mario era primogenito di nove fratelli) si sono visti molti panificatori, commercianti, amici, anche ex dipendenti dei due panifici, uno in viale Papa Giovanni e uno a Longuelo.

Mario Tresoldi - Bergamo dice addio a Mario Tresoldi Precursore della moderna panificazione

Mario Tresoldi

«Benchè malato da anni di diabete e in dialisi - afferma il nipote Luca - il nonno aveva una grande forza d’animo ed era prezioso con i suoi consigli. Ancora martedì scorso era stato a teatro con le figlie e poi si erano fermati in una pizzeria. Potendo scegliere avrebbe scelto una morte così repentina, perché non avrebbe accettato un lento declino».

Colpito nella mattinata di sabato da un infarto, è deceduto nella stessa serata di sabato alla Humanitas Gavazzeni. Mario Tresoldi avrebbe compiuto 84 anni il prossimo 18 aprile. Da circa cinque anni era in dialisi al distretto di Bergamo e soffriva anche di diabete.

Mario Tresoldi passerà alla storia della gastronomia bergamasca per essere stato un precursore della moderna panificazione. La sua “Boutique del Pane” di viale Papa Giovanni è stata per decenni un primo esempio di buona e diversificata panificazione: da Mario, che è stato per diversi anni presidente della Aspan - Associazione provinciale panificatori bergamaschi, aderente a Confcommercio e che è stato fondatore della associazione Amici del buon pane, hanno preso esempio in tanti panificatori di città e provincia. Per primo aveva iniziato a moltiplicare le qualità di pane sfornato e a sfornare pane fresco anche al pomeriggio. La sua personalità aveva meritato l’onorificenza di commendatore ed era anche Cavaliere dell’Ordine del Santo Sepolcro.

Nato a Cassano d’Adda, primo di nove figli, trasferito a Bergamo con la famiglia, continuò la professione del padre: oggi a Bergamo sono ancora attivi nella panificazione i figli di altri due fratelli di Mario (Alberto e Italo, deceduti) con le loro famiglie. Da diversi anni aveva passato la mano al figlio Dario, che a sua volta ha inserito nell’attività i suoi due figli, Mario e Luca. Di tutti i nipoti (oltre ai due citati ci sono Federica e Beatrice figlie di Elena, e Niccolò figlio di Serenella) Mario era molto fiero di loro e molto affezionato a loro: fin che ha potuto li ha portati in viaggio all’estero.

Alla notizia della morte di Mario Tresoldi è rimasto sconvolto Roberto Capello, presidente Aspan Bergamo dal 1996, presidente regionale dal 2002 e nazionale dal 2014: «È stato un grande amico e un grande maestro. Mi ha introdotto nel mondo Aspan come mio primo vicepresidente e mi ha insegnato tante cose positive. Per la famiglia dei panificatori è un grande lutto. Un professionista esemplare, un uomo buono e generoso. A lui si devono tante iniziative in favore del pane ma anche benefiche in favore dei meno fortunati».

Nel 1959 Mario Tresoldi aveva sposato Rina Maggi di Cividate al Piano, che, oltre ad essere la madre dei tre figli, è stata un validissimo aiuto nell’avvio e nello sviluppo della attività nel settore della panificazione. Alla signora Rina, ai tre figli, ai nipoti e parenti tutti le condoglianza della direzione e della redazione di Italia a Tavola, che non dimenticano come Mario Tresoldi aveva sostenuto per anni, con la pubblicità della sua “Boutique del Pane”, l’avvio di questa iniziativa editoriale, che nel 1986 è nata come “Bergamo a Tavola” per trasformarsi nel 1990 in “Lombardia a Tavola” e nel 2008 in “Italia a Tavola”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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