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Nasce l'Unione italiana food 450 imprese e 35 miliardi di fatturato

La nuova realtà associativa nasce dall’unione di Aidepi e Aiipa e rappresenta oltre 20 settori merceologici. La mission è valorizzare e tutelare il food italiano nel mondo contro il fenomeno dell'italian sounding. Il neo presidente è Paolo Barilla mentre il ruolo di vice presidente va a Marco Lavazza

28 marzo 2017 | 16:56
Nasce l'Unione italiana food 
450 imprese e 35 miliardi di fatturato
Nasce l'Unione italiana food 
450 imprese e 35 miliardi di fatturato

Nasce l'Unione italiana food 450 imprese e 35 miliardi di fatturato

La nuova realtà associativa nasce dall’unione di Aidepi e Aiipa e rappresenta oltre 20 settori merceologici. La mission è valorizzare e tutelare il food italiano nel mondo contro il fenomeno dell'italian sounding. Il neo presidente è Paolo Barilla mentre il ruolo di vice presidente va a Marco Lavazza

28 marzo 2017 | 16:56
 

Valorizzare e tutelare i prodotti simbolo dell’alimentare italiano, vincere le nuove sfide del mercato globale, scrivere il futuro del cibo italiano nel mondo. È questa la mission dell’Unione italiana food, la più grande associazione di settore per l’alimentare in Europa. Il presidente di Unione italiana food è Paolo Barilla (Barilla), il vice presidente è Marco Lavazza (Lavazza). Due nomi che da soli bastano a far comprendere la rilevanza e l’ambizione del progetto.

Paolo Barilla e Marco Lavazza - Nasce l'Unione italiana food 450 imprese e un fatturato di 35 miliardi

Paolo Barilla e Marco Lavazza

Unione italiana food nasce dalla collaborazione di due fra le più rappresentative associazioni di categoria dell’alimentare italiano, Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) e Aiipa (Associazione italiana industrie prodotti alimentari). Rappresenta 450 imprese di oltre 20 settori merceologici, che danno lavoro a 65mila persone e sviluppano un fatturato di oltre 35 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di export. Parliamo di circa 800 brand che finiscono sulle tavole degli italiani e degli amanti del cibo italiano di tutto il mondo.

Le aziende che fanno parte della nuova Associazione sono grandi marchi e Pmi radicate sul territorio, che rappresentano tantissimi prodotti, oltre 800 marchi, tra i quali anche tanti simboli delle eccellenze italiane: solo per citarne alcuni, caffè, pasta, cioccolato, gelati, prodotti da forno (e da ricorrenza come Pandoro e Panettone), confetteria e chewin gum, surgelati, sottoli e sottaceti, salse, sughi e condimenti, minestre, confetture e miele, alimenti per la prima l’infanzia, integratori alimentari, ortofrutta fresca confezionata, nettari di frutta e ortaggi, te, infusi e tisane, spezie ed erbe aromatiche. Un panorama eterogeneo che spazia dalla tradizione all’innovazione e risponde alle esigenze - piacere, benessere, praticità, accessibilità - che di volta in volta cerchiamo tra gli scaffali e i banchi frigo del supermercato.

Paolo Barilla - Nasce l'Unione italiana food 450 imprese e un fatturato di 35 miliardi
Paolo Barilla

La squadra direttiva di Unione italiana food
È con lo sguardo al consumatore globale “contaminato” dall’italianità che l’Unione italiana food avvia i propri lavori, unendo le forze delle due associazioni e aumentando l’efficacia della rappresentanza delle rispettive categorie. Con l’ulteriore vantaggio di garantire servizi migliori e più efficienti per le aziende associate, che potranno contare sull’esperienza di una struttura ulteriormente allargata e specializzata nei settori di interesse. E rispondere così alle sfide del mercato globale.

«La creazione dell’Unione italiana food - spiega il neo presidente Paolo Barilla - è un traguardo storico . Uniamo le nostre forze nel pieno rispetto delle nostre diverse identità aziendali e merceologiche e sulla base di un comune sistema di valori. Questo ci permetterà di condividere competenze e fare passi in avanti su temi strategici per il nostro settore. Tra tutti l’internazionalizzazione e la crescita dei nostri prodotti sui mercati di tutto il mondo, la sostenibilità, dove siamo in prima linea per risultati raggiunti e impegni presi, il miglioramento della valenza nutrizionale dei nostri prodotti e, infine, l’informazione al consumatore moderno, che vuole sapere tutto di ciò che mangia».

Marco Lavazza - Nasce l'Unione italiana food 450 imprese e un fatturato di 35 miliardi
Marco Lavazza

«I punti di forza dei prodotti italiani - afferma Marco Lavazza, vice presidente di Unione italiana food - rappresentano un valore estremamente prezioso per il mercato globale, da sempre il nostro cibo è sinonimo di eccellenza per gusto, qualità e sicurezza, a cui si aggiunge la capacità di offrire al consumatore un approccio più sostenibile e innovativo. Una delle prerogative di Unione italiana food sarà il supporto alle aziende italiane nelle strategie di export, perché siano sempre più incisive e valorizzate all’estero. È indispensabile fare squadra e che imprese e associazioni di categoria lavorino di concerto con le Istituzioni sui programmi di incentivi mirati, sugli accordi commerciali internazionali e sull’attività di contrasto a fenomeni quali la contraffazione o l’italian sounding. L’industria alimentare italiana è un settore strategico che ha ancora ampi margini di crescita».

Fanno parte della squadra del consiglio di presidenza: Cesare Ponti (Ponti), Paolo Casoni (Perfetti Van Melle Italia), Edo Milanesio (Ferrero), Angelo Trocchia (Unilever Italia).

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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