Era Il 21 giugno 2012 quando Eataly aprì nella Capitale la grande vetrina dedicata alle eccellenze dell'agroalimentare italiano. La città accolse questo tempio del gusto, ben 17mila mq suddivisi in quattro piani, prima con curiosità e poi con entusiasmo. C'era davvero di tutto, dalle specialità certificate a sconosciuti prodotti di nicchia, preziosi esempi del saper fare italiano. Alla geniale creatura di Oscar Farinetti, al di là del business, va riconosciuto il merito di aver dato vita ad un coinvolgente processo che ha contribuito a restituire al consumatore la facoltà di scegliere attraverso una maggiore conoscenza dell'universo cibo.

Il resto è storia, anche se recentissima. E cinque anni dopo la festa è stata grande con brindisi per tutti e una gigantesca torta, firmata dai fratelli pastry chef Andrea e Marco De Bellis, composta da varie centinaia di profiterols disposti su tre arcate, ispirate a quelle in vetro della struttura. Per questo anniversario si sono mobilitati anche i rioni di Roma. Da Testaccio a Trastevere, da Trevi a Monti, da Regola a Prati, gli chef di trattorie e ristoranti si alterneranno nelle varie postazioni e cucineranno i piatti della cucina giudaica romanesca, focacce e dolci nelle loro interpretazioni, a prezzi convenenti. Si pagherà in gettoni (1 gettone, 2,50 euro). Sei gli appuntamenti in programma, tra giugno e luglio. Due inoltre gli eventi speciali: Il Festival della Carbonara, una vera e propria gara tra cuochi con premiazione finale - sarà il pubblico a votare la migliore - e lo Street Food Gourmet, dedicato al tutte le declinazioni migliori del cibo di strada.

Eataly Ostiense, già Air Terminal della stazione ferroviaria, fu realizzata per i Mondiali di calcio del 1990 dall'architetto postmoderno Julio Lafuente ma poi per anni rimase inutilizzata allo scopo e poco fruibile. Dal 2012 con Eataly è stato riconsegnato alla città un luogo diventato anche palcoscenico di eventi culturali e di intrattenimento: concerti e musica dal vivo, presentazioni di libri e spettacoli teatrali, inaugurazioni di opere d'arte, feste delle Osterie Slow Food, mercati contadini, eventi gastronomici di solidarietà, Ricordiamo Eataly per L'Aquila; Un caffè per il Nepal; Un'amatriciana per Amatrice; il Treno della Memoria). Molti gli eventi dedicati alla cucina italiana ed etnica,feste della birra con birrifici artigianali, feste del cibo di strada e molto altro. Ma Eataly è stata anche protagonista di eventi di solidarietà come la firma dell'accordo con la Fao a sostegno dei piccoli proprietari terrieri in Africa e in America Latina e promotrice di progetti di agricoltura familiare. Molto rilievo all'arte in tutte le sue espressioni, con sostegni e sponsorizzazioni.

Le cucine di Eataly Roma, dirette da Enrico Panero, corporate executive chef, hanno ospitato centinaia di cuochi di trattorie, osterie e ristorantini familiari di Roma, del Lazio e di tutta Italia, e i più grandi stellati italiani. La casa romana di Eataly ha chiuso il 2016 con un fatturato di 50 milioni di Euro, si trovano oltre 14.000 prodotti agroalimentari, 18 luoghi di ristorazione, 40 aree didattiche ed emozionali e 8 aule in cui si svolgono lezioni e corsi sui temi dell'agroalimentare italiano e non solo. Infine, alcuni numeri dell’ultimo anno: 5 milioni di visitatori, 1.600.000 pasti, 3.547 bambini che hanno frequentato i laboratori didattici gratuiti, 1.348 pensionati che hanno partecipato agli incontri gratuiti, 8.424 allievi ai corsi. E poi il numero più interessante di questi tempi: 420 posti di lavoro.
