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Il bello del gusto Quando il testimonial promuove il Paese

di Pasquale Diaferia
 
11 marzo 2018 | 17:11

Il bello del gusto Quando il testimonial promuove il Paese

di Pasquale Diaferia
11 marzo 2018 | 17:11
 

Ci sono casi in cui il “brand ambassador” di un’azienda diventa automaticamente ambasciatore reale dell’intero Paese di origine del bene prodotto. Come nel caso del caffè illy e del tenore Andrea Bocelli.

C’è una storia di caffè italiano (una marca nazionale) che sta girando il mondo. Esattamente come la campagna di Barilla con Federer e Oldani, forse dà più lustro e reputazione al Belpaese delle nostre vicende politico-istituzionali. Nello spot in onda in molti Paesi del mondo, quello con Bocelli si presenta come un vero e proprio “patto di affinità” tra illy, eccellenza italiana del caffè a livello globale, e il tenore di fama mondiale. Un patto fondato sulla convinzione che la creazione di qualcosa di unico, in ogni ambito, richieda un quotidiano e continuo lavoro di perfezionamento.

(Il bello del gusto Quando il testimonial promuove il Paese)

Questo impegno invisibile, che si svolge perlopiù dietro le quinte, è finalizzato per entrambi a un solo obiettivo: offrire al mondo il meglio di sé. Questo significa per illy e Andrea Bocelli la felicità. Questo è il senso profondo di “Live HAPPilly”. Un claim, come lo chiamano gli esperti di comunicazione, una firma d’azienda che è innanzitutto una promessa di vita.

Ma l’abilità dell’azienda triestina è stata superare anche l’eccellenza di Bocelli e declinare in digitale la programmazione cine-tv, proponendo altri ambasciatori della marca e dell’eccellenza del Paese: il designer Ron Arad, il fotografo Maurizio Galimberti, il maestro pasticcere Sal De Riso, la cuoca stellata Caterina Ceraudo, il flautista Andrea Griminelli e José Dìaz Enamorado, vincitore dell’Ernesto Illy International Coffee Award, che premia ogni anno la migliore qualità sostenibile.

Le loro storie, insieme a quella di Andrea Bocelli, vivono sul sito illy.com per creare uno storytelling ampio e continuativo che si articola sui social con contenuti speciali e sulle newsletter con contenuti esclusivi dedicati agli iscritti. Un esempio per le tante aziende dell’agroalimentare nazionale che devono attaccare i mercati esteri per migliorare profitti e vocazione. E questo si può fare anche senza investimenti milionari. Ma solo con la forza delle idee: chiare, originali. E italiane.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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