Il teatro Gerolamo di Milano è stato sede della presentazione di un progetto ambizioso e del tutto innovativo, “I’mpasta - Italian revolutionary dough”, un caso unico di food innovation e di economia circolare, che si propone di rivoluzionare il mondo dei lievitati sia dolci che salati, innovandolo dal profondo.
Il progetto I'mpasta è stato presentato a Milano
I’mpasta è il frutto di un esperimento domestico di
Antonella Bondi, architetto, bolognese di nascita, milanese di adozione, nota per le sue Food Fragrances tanto amate dagli chef e per i suoi studi e sperimentazioni nel food. In una domenica pomeriggio qualsiasi, nella cucina di casa sua, Antonella reinventa l’impasto per lievitati, mossa semplicemente dall’esigenza di “facilitare” la digestione ad un membro della sua famiglia, utilizzando della pasta secca nella realizzazione del lievitato.
Ben presto la sua intuizione si trasforma in “progetto” industriale, grazie alla collaborazione con l’azienda di produzione veneta Grande Group - Partner nella definizione delle ricette e nell’industrializzazione della produzione - e con il Pastificio Garofalo, che supporta la Bondi nello sviluppo del progetto. I’mpasta è sostanzialmente un impasto realizzato con grano duro o gluten free che, aggiunto ai normali impasti, innova la produzione e migliora la qualità di prodotti lievitati dolci e salati conferendo proprietà straordinarie se confrontate con gli impasti convenzionali: sofficità, digeribilità, conservabilità e un gusto esplosivo, in assenza totale di conservanti e senza significative variazioni di costo.
Antonella Bondi
Perché I’mpasta rappresenta un caso di economia circolare? Emidio Mansi, direttore commerciale del Pastificio Garofalo racconta: «I’mpasta offre la possibilità di dare alla qualità della nostra pasta una seconda vita nell’industria alimentare, in un’ottica di economia circolare estremamente attuale e in linea con il programma di sostenibilità ambientale e sociale del Pastificio». Ma è sul mercato Retail che questo progetto trova la sua piena realizzazione. Con un lancio pilota presso tre punti vendita (Gae Aulenti, Sabotino e Firenze santa Lucia), Red, il bistrot delle Librerie Feltrinelli, scommette su I’mpasta inserendo in carta toast, panini e focacce, il panettone nella versione classica e al cioccolato. «Un brand come Red ha bisogno non solo di prodotti buoni e accessibili, ma anche di prodotti che promuovano valori culturali positivi e innovativi, coerenti con il brand, frutto della contaminazione tra cultura e ristorazione. I’mpasta per noi rappresenta tutto questo», così Vito Brunetti, marketing Manager di Red Bistrot Libreria.
Ad abbracciare il progetto I’mpasta, per il suo essere sostanzialmente espressione del Made in Italy e per l’aspetto profondamente culturale che è alla base della nuova impresa, anche l’azienda Valrhona nella persona di Igor Maiellano e Retail Tomorrow rappresentata da Antonio Ragusa; la presentazione è stata moderata da Francesca Romana Barberini, in un clima sereno di scambio e apertura ai nuovi valori dell’industria del futuro, sempre più portavoce di valori quali la sostenibilità, la salubrità e la garanzia di alti standard qualitativi a costi contenuti. «Sono convinta che mangiar bene sia un diritto di tutti e un piacere a cui non dobbiamo mai rinunciare. I’mpasta nasce dal mio amore per le cose buone e dalla mia costante voglia di sperimentare che mi ha portato a innovare due grandissimi classici italiani: il pane e la pasta», racconta Antonella Bondi.
Fresco, frozen o liofilizzato, nelle versioni normale, integrale, gluten free o con aggiunta di spezie, per ora il prodotto è proposto solo all'industria, ma nelle intenzioni dei produttori in futuro sarà anche disponibile per il mercato consumer.